Paura di cambiare

Autore: Dott.ssa Alessandra Padova

Se progettato con consapevolezza, attenzione e strategia, il cambiamento può essere affrontato e portato a termine 

Volere è potere: quante volte lo abbiamo sentito dire... Sembra una frase stimolante, che sprona ad agire e che ci ricorda le nostre potenzialità: possiamo essere diversi, basta volerlo. Magari vogliamo cambiare lavoro o prendere una decisione importante che riguarda la nostra relazione sentimentale, a volte sentiamo l’esigenza di cambiare il nostro stile di vita, perdere peso, iniziare a fare sport o imparare a gestire lo stress.

Resistenze al cambiamento

Il vero problema si pone quando, nonostante il forte desiderio, il cambiamento non arriva: ci piacerebbe cambiare ma tendiamo a rimandare o a fuggire; in altre parole siamo bloccati. Non cambiamo ma, allo stesso tempo, non ci arrendiamo all’idea di restare dove siamo. È in questa fase, e dopo numerosi tentativi falliti, che rischiamo di cadere nella trappola dell’autocritica, mettendo in dubbio le nostre capacità con il risultato di scoraggiarci del tutto: anche il raggiungimento dell’obiettivo si allontana sempre di più e veniamo assaliti da una frustrazione sempre più forte. Dopo qualche tempo torniamo a credere nelle nostre capacità e a riorganizzarci per il cambiamento ma solo fino al prossimo insuccesso. Cosa possiamo fare allora per interrompere questo circolo vizioso e realizzare davvero il nostro progetto?
Provare un forte desiderio di cambiamento è fondamentale, ma purtroppo non basta. È altrettanto importante comprendere cosa stia succedendo e cosa ci freni nella corsa verso l’obiettivo. Per far questo ci viene in aiuto il “Colloquio motivazionale”, una tecnica validata scientificamente, nata intorno agli anni ’80 dal lavoro degli Psicologi americani William R. Miller e Stephen Rollnick, e applicata inizialmente nel trattamento delle dipendenze.

Il Colloquio motivazionale

Spesso definito una “conversazione sul cambiamento”, il “Colloquio motivazionale” è l’occasione di porsi in un atteggiamento di accoglienza verso noi stessi e i nostri limiti e al tempo stesso un modo per imparare qualcosa su di noi, prestando attenzione a ciò che facciamo e ascoltando quello che diciamo quando parliamo di noi.
Attraverso questa tecnica è possibile individuare i nostri punti di forza e le risorse personali che ci permetteranno di raggiungere il cambiamento, trovando allo stesso tempo la soluzione più adatta a noi.
Da un punto di vista operativo il “Colloquio motivazionale” consiste in una serie di sedute con il Terapeuta, durante le quali si impara a dar voce e a comprendere il dialogo interno tipico di chi deve affrontare un cambiamento. Attraverso lo strumento della “bilancia decisionale”, potremo individuare con chiarezza pro e contro dello stato attuale e rispondere ad alcune importanti domande come: a cosa serve il comportamento attuale? A cosa dovrei rinunciare cambiando? Chiarite queste dinamiche, altri fattori decisivi meritano la nostra attenzione: dobbiamo infatti comprendere quali sono gli “ingredienti” necessari al cambiamento.


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