Barbabietola rossa, antiossidante naturale

Autore: Dott.ssa Melissa Righi

 

Azione protettiva sul sistema cardiovascolare

L’alterazione della normale funzione dell’endotelio (tessuto che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni, dei vasi linfatici e del cuore), data soprattutto dall’invecchiamento delle cellule, rappresenta un fattore di rischio primario per diversi disturbi cardiovascolari ed è stata implicata nel cormeccanismo di insorgenza di Ipertensione e Aterosclerosi.
Pertanto, l’utilizzo della Barbabietola rossa è ritenuto utile grazie al suo contenuto naturale di nitriti altamente assorbibili, capaci di preservare o ripristinare la funzione endoteliale, svolgendo quindi un’azione protettiva sul sistema cardiovascolare. È stato dimostrato come anche una piccola quantità di nitrati possa aumentare notevolmente la funzione intravascolare; inoltre, un’integrazione con succo di Barbabietola rossa, o il consumo della radice direttamente sul pane, può ridurre significativamente la pressione sanguigna sistolica e diastolica.

Proprietà antinfiammatoria e antitumorale

Come abbiamo visto, la Barbabietola rossa rappresenta un ottimo coadiuvante nel trattamento di una serie di patologie cliniche associate a stress ossidativo e infiammazione. I suoi componenti, in particolare i pigmenti di betalaina, sono infatti potenti antiossidanti, antinfiammatori e antitumorali. Alcuni studi hanno sostenuto come la somministrazione terapeutica di capsule per via orale ricche di betalaina ed estratti di Barbabietola rossa alleviassero l’infiammazione e il dolore nei Pazienti con problematiche osteoarticolari. Dopo supplementazioni di circa dieci giorni, i fattori dell’infiammazione, dello stress ossidativo e il dolore risultavano diminuiti in modo marcato. Le attività antiossidante e antinfiammatoria della Barbabietola e dei suoi composti hanno richiamato l’attenzione su un loro possibile utilizzo in ambito oncologico; infatti, l’infiammazione cronica è sempre più implicata nello sviluppo di tumori maligni e si sta tentando di utilizzare sostanze, come la betalaina e gli estratti di Barbabietola, per cercare di ridurre e sopprimere questi stati infiammatori.
Effetti chemio-preventivi di estratti di betacianina (pigmento rosso porpora facente parte delle betalaine) sono stati osservati anche in cellule tumorali polmonari, cutanee e del fegato in modelli animali, e di recente sull’uomo, e più precisamente su cellule malate di prostata, pelle, seno e pancreas. Anche se lontano dall’essere conclusivi, questi risultati iniziali su cellule animali e umane suggeriscono come la supplementazione con Barbabietola rossa possa essere una strategia futura per aiutare a gestire alcuni dei sintomi di infiammazione nel Cancro.

Contrasta il declino cognitivo

È stato infine dimostrato che l’assunzione di Barbabietola rossa è utile nel contrastare i deficit cognitivi e la neurodegenerazione, dovuti ad una diminuita capacità da parte del nostro organismo di generare ossido nitrico; una diminuzione di tale gas può infatti compromettere la normale funzione cerebrale e l’attività neuronale (la comunicazione tra le cellule del cervello). Pertanto, è concepibile che un generatore di ossido nitrico (derivato dai nitriti), come la Barbabietola rossa, abbia un potenziale per migliorare il flusso sanguigno cerebrale e ridurre i deficit cognitivi legati all’età.
Una dieta ad alto contenuto di nitrati ha stimolato un notevole e preferenziale aumento dell’afflusso sanguigno nella corteccia, una regione del cervello responsabile di processi cognitivi essenziali come la funzione esecutiva, la memoria di lavoro, il passaggio rapido da un’attività ad un’altra.