Autore: Dott.ssa Melissa Righi

Grazie all’alto contenuto di vitamina C e al notevole apporto di minerali, dimostra eccellenti proprietà utili per l’intero organismo

Coltivato da 700 anni in estremo oriente, originario della Cina, il Kiwi fu esportato in America agli inizi degli anni 60 e in Europa ha iniziato la sua diffusione a partire dalla fine del ‘900. Inizialmente fu chiamato “uva spina cinese”, per passare poi a “melonette”. Essendo però sia l’uva spina che il melone frutti molto tassati all’epoca, si decise di cambiare il nome in “Kiwi” per via della somiglianza tra il frutto e l’uccello simbolo della Nuova Zelanda. Il frutto del Kiwi è prodotto da alcune piante appartenenti alla famiglia delle Actinidiaceae, la cui varietà principale è costituita dall’Actinidia deliciosa. La sua pianta raramente è aggredita da parassiti, ciò significa che i frutti immessi sul mercato, quasi sempre sono indenni da fitofarmaci, contrariamente ad esempio all’uva o alle pesche che, per la delicatezza dei loro alberi, sono spesso trattati con pesticidi.

Rinforza il sistema immunitario

Il Kiwi è particolarmente ricco di vitamine: presenta 85 milligrammi di vitamina C ogni 100 grammi, un quantitativo superiore rispetto anche all’arancia, limone e peperone che si considerano erroneamente i frutti più ricchi di tale vitamina. Pertanto consumare un Kiwi al giorno contribuisce a mantenere costante l’apporto  giornaliero di tale vitamina senza dover ricorrere alla supplementazione (il fabbisogno giornaliero sarebbe di 75 mg). Per questo motivo il suo consumo risulta utile per rinforzare il sistema immunitario. La vitamina C è considerata benefica non solo per rafforzare il sistema immunitario ma anche per proteggere i vasi sanguigni e migliorare la circolazione: è in grado infatti di prevenire e alleviare i problemi circolatori connessi alla gravidanza, quali la pesantezza alle gambe, la telangectasia, le vene varicose e le emorroidi.


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