Autore: Prof. Costantino Romagnoli

 

Dopo la dimissione  

Circa 4-7 giorni dopo la dimissione, il primo controllo pediatrico si fa gratuitamente nello stesso ospedale, ma se la madre ha già identificato il Pediatra di famiglia lo può organizzare anche autonomamente. L’importante è che rispettino i tempi del controllo per non far correre al neonato qualche rischio aggiuntivo non dovuto. 
Se tutto procede per il meglio, il successivo controllo, questo sì dal Pediatra di famiglia, si fa verso i 15-20 giorni di vita del bambino. A questo punto sarà caduto il moncone ombelicale e si controllerà la cicatrice ombelicale, sarà ripetuta la Manovra di Barlow-Ortolani per verificare lo stato dell’anca, potrebbe essere ripetuto il Riflesso Rosso Oculare e la valutazione neurologica confermerà che il periodo neonatale (che termina a 28 giorni di vita) si sia svolto nella normalità. Il Pediatra, inoltre, darà alla madre utili consigli su come affrontare le prime coliche del neonato, e sull’allattamento, valutando se quest’ultimo è stato avviato bene e se è necessario integrare l’alimentazione con un latte formulato. Infatti, a partire dalla prima settimana a casa il compito principale della mamma è quello di pensare ad allattare il proprio figlio. Quando il colostro iniziale si sarà trasformato in latte maturo, e cioè 15-20 giorni dopo il parto, il neonato si autoregolerà nell’appetito e piangerà quando ha fame, ma fino a quel momento cercare un ritmo sarà utile per il neonato e per il seno materno. Se si attacca il neonato al seno ogni 2-3 ore e si cerca di allungare il tempo tra una poppata e l’altra non c’è dubbio che si facilita l’assunzione di quantità di latte maggiori perché il seno ha più tempo per riempirsi. Per verificare se il neonato si nutre bene, basterà verificare che bagni il pannolino con regolarità (segno che i liquidi bastano) e che inizi a crescere dopo il calo ponderale. 
Vorrei anche rassicurare le mamme che se si somministra qualche liquido, come acqua, camomilla o tisana, al neonato questo si attaccherà comunque al seno. Lo stesso dicasi in caso di utilizzo del ciuccio come pacificatore.  

Per concludere, vorrei ricordare che, al momento del ritorno a casa, è molto importante mantenere un equilibrio tra le esigenze di tutti i componenti della famiglia. L’allattamento impegna molto la mamma e così avrà la necessità di essere aiutata in tutti i modi possibili. D’altra parte il neonato deve trovare un ambiente confortevole con temperatura (20-22°C) e umidità (50%) adeguate, poco rumoroso e che lo aiuterà a rispettare i ritmi sonno/ veglia. 
Che tutto possa avvenire nel modo migliore per tutta la famiglia è l’augurio che ogni Pediatra e Neonatologo può fare ai neogenitori e al loro figlio.     


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