Se compare l’Ittero
Un altro aspetto da tenere sotto osservazione è l’Ittero neonatale, cioè una colorazione giallastra della cute, delle mucose e delle sclere dovuta a un aumento dei livelli ematici della bilirubina totale (iperbilirubinemia). La bilirubina è un prodotto di degradazione dei globuli rossi, viene metabolizzata da parte del fegato ed espulsa in gran parte attraverso le feci. Nella vita fetale la bilirubina viene eliminata dalla placenta. Alla nascita il fegato non è maturo per questa funzione, ma la acquisisce nei primi giorni di vita. Il neonato presenta un numero elevato di globuli rossi e produce più bilirubina di un adulto con conseguente progressivo aumento dei valori della stessa. Il neonato che nasce prima del termine ha una iperbilirubinemia più grave e richiede controlli più accurati.
L’Ittero si manifesta, di solito, nei primi 2-5 giorni di vita. In questo periodo è necessario valutare l’Ittero cutaneo per decidere se eseguire la bilirubinemia serica e con quale frequenza controllarla in funzione dell’ora di vita del neonato. Infatti, se la bilirubinemia serica aumenta sino a livelli superiori a quelli considerati normali per l’ora di vita, si effettua un trattamento con la Fototerapia per ridurre i livelli di bilirubinemia e prevenire eventuali danni neurologici.
Gli Screening neonatali
Superati i primi due giorni di vita in ospedale, e prima della dimissione, il neonato viene sottoposto ad alcuni Screening neonatali, vediamo quali sono:
- Screening metabolici: sono test eseguiti su sangue prelevato dal tallone che servono ad identificare alcune malattie che possono essere curate prima che diano sintomi gravi; vengono eseguiti da laboratori specifici e il risultato viene comunicato solo se positivo o dubbio; in assenza di notizie entro il mese di vita, lo Screening va considerato negativo;
- Screening neurologico neonatale: questo esame serve a verificare la normalità neurologica e a escludere la necessità di indagini specifiche;
- Screening audiologico: il test è rapido, semplice e non invasivo e ci potrà dire se il neonato sente o non sente escludendo le cause di Sordità bilaterale congenita; in caso di dubbio verrà fatto un ulteriore approfondimento diagnostico specifico con lo scopo di arrivare ad una diagnosi certa entro i sei mesi di vita del neonato (questa è l’epoca ideale in cui iniziare l’eventuale correzione del deficit);
- Riflesso Rosso Retinico: è un esame molto semplice che permette di verificare la trasparenza dei mezzi diottrici dell’occhio e consente di escludere forme di Cataratta congenita, il Retinoblastoma o altre anomalie più rare; se il test è negativo sarebbe bene ripeterlo nella visite pediatriche successive nei primi sei mesi di vita; in caso di positività o dubbio si esegue una visita specialistica oculistica;
- Saturazione emoglobinica: la maggior parte delle Cardiopatie congenite si presenta con segni clinici alla nascita; una piccola parte può però sfuggire all’Ecografia morfologica prenatale, può non avere sintomi evidenti e viene ricercata mediante la misurazione della Saturazione emoglobinica prima della nascita; questo test non esclude in modo assoluto la Cardiopatia, ma identifica alcune delle Cardiopatie neonatali asintomatiche;
- Manovra di Barlow-Ortolani: eseguita dal Neonatologo sia alla nascita sia prima della dimissione serve a verificare la normalità dell’articolazione dell’anca; in tal modo si diagnosticano la Lussazione Congenita dell’anca e la Displasia dell’anca; la normalità del test non esclude in modo assoluto la patologia dell’articolazione coxo-femorale, ma identifica subito i casi da sottoporre a trattamento; per tale motivo la manovra deve essere ripetuta nei primi mesi di vita ed è consigliabile eseguire sempre anche l’Ecografia delle anche nel corso del terzo mese di vita.