Sonno dei bambini, le buon abitudini

Autore: Dott. Tiziano Dall’Osso

Per una buona igiene del sonno dei nostri bambini è importante seguire alcune semplici regole, creando una routine quotidiana che favorisca l’addormentamento 

Sono le dieci di sera di un giorno qualsiasi, due giovani adulti si aggirano per casa cercando di convincere il loro piccolo figlio che la giornata si può considerare conclusa. L’avvicinamento al letto è però molto difficoltoso, la creatura non ne vuol sapere, nonostante i movimenti non siano più fluidi, la vocina un po’ strascicata, lui resiste e non accetta di chiudere gli occhi, lasciarsi rimboccare le coperte e raggiungere il mondo dei sogni, che per lui equivale ad abbandonare le cose piacevoli ed eccitanti di tutti i giorni e le persone che gli vogliono bene!

Le buone abitudini

Quei due giovani adulti sono stanchi, dopo una giornata di lavoro magari con tanto tempo trascorso in auto nel traffico o su un mezzo pubblico affollato e non sono del tutto disposti ad applicare i dettami delle teorie educative, pur se lette e rilette. È necessario trovare un compromesso tra la nostra spossatezza e l’amore reciproco che ha atteso tutto il giorno per vedersi realizzato. Si tratta di un passaggio che richiede tempo e, soprattutto, necessita di un approccio educativo condiviso.
Non ci può essere un comportamento diverso tra i genitori perché i nostri bambini sono dei piccoli “approfittatori” e preferiranno sempre chi ha un approccio più accomodante. Bisogna mostrare coerenza e seguire una linea comune nel dettare le regole. Questa è la parola chiave: regole. I bambini, anche se non sembra, hanno bisogno di certezze, di poter contare su abitudini consolidate e ripetitive. Una di queste è proprio la ritualità nell’avvicinarsi al letto con gesti abitudinari che ogni sera si ripetono: spegnere la musica o i tablet, mettersi il pigiamino, andare in bagno. Come dicevamo, le abitudini per essere definite tali, necessitano di tempo, di rinunce, di qualche “no” al momento giusto, ma i risultati poi arrivano.

I disturbi del sonno

Alcuni studi ci dicono che il 25% dei bambini in età prescolare presenta disturbi del sonno; tali percentuali vanno poi calando, per assestarsi intorno al 10-12% negli adolescenti, confermando che si tratta di un problema vero e proprio che non va sottovalutato. Certo, rispetto a 50 anni fa sono cambiate tante cose: i ritmi di vita di bambini e adulti sono diventati più frenetici, i dispositivi elettronici (tablet, smartphone, pc) sono presenti in qualsiasi casa e l’alimentazione, anche nei bambini di 4-5 anni è troppo ricca di sostanze eccitanti (bibite gasate, tè, cioccolata), oltre a ciò non possiamo ignorare l’ansia dei genitori che spesso devono attendere la sera per poter stare con i propri bambini. Queste sono solo alcune delle molteplici cause che portano il nostro bambino ad avere difficoltà nel sonno notturno.

Evitare i farmaci

Da quello che abbiamo detto pare chiaro che il trattamento più efficace non sarà, almeno in prima battuta, quello farmacologico (melatonina, attualmente molto utilizzata, o gli antistaminici), ma l’utilizzo delle tecniche comportamentali. Il concetto che dobbiamo approfondire è quello di una corretta igiene del sonno e, all’interno di questo pensiero, ci mettiamo tutto ciò che serve a prevenire i disturbi del sonno stesso. A questo proposito, qualche anno fa, nel corso di un congresso nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP) è stato presentato un progetto dal titolo “Dormire bene per crescere bene” nel quale sono state individuate dalla Società Italiana Cure Primarie Pediatriche (SICuPP) alcune regole da fornire ai genitori per migliorare l’approccio del nostro bambino al sonno notturno. Vediamole nel dettaglio.


Pagina precedente 1/2 Pagina successiva »