Aria pulita, l’importanza della prevenzione

Autore: Dott. Ennio CadumAntonella Ciana

I dati del nuovo studio EpiAir sugli effetti dell’inquinamento confermano la necessità di promuovere iniziative di prevenzione

Che l’aumento di mortalità per Malattie cardiovascolari sia causato anche dall’inquinamento atmosferico è un dato ormai confermato da studi importanti, un’altra conferma arriva dal progetto EpiAir, frutto della collaborazione scientifica e dell’integrazione multidisciplinare di diversi ricercatori italiani nel quadro di ricerche promosse a livello nazionale, oltre che dell’esperienza maturata dai Servizi Sanitari e dalle Agenzie regionali per l’ambiente (ARPA). Il suo scopo principale è quello di sorvegliare l’impatto sanitario dell’inquinamento atmosferico con l’adesione di ben 25 città italiane rispetto alle 10 precedenti, facendo sperare che questo sistema, basato su una rete estesa di servizi di sorveglianza epidemiologica e ambientale, possa continuare in futuro. Una delle novità emerse dal progetto è la possibilità di verificare sul campo le attività di prevenzione messe in opera. Ne parliamo con il Dottor Ennio Cadum, Medico Epidemiologo e Responsabile del Centro regionale per l’Epidemiologia e salute ambientale dell’ARPA Piemonte.

Una sintesi del Progetto

Si tratta del più recente e ampio studio sugli effetti a breve termine degli inquinanti atmosferici rilevati nel periodo 2001-2010 in 10 città italiane (Torino, Milano, Mestre- Venezia, Bologna, Firenze, Pisa, Roma,Taranto, Palermo, Cagliari) cui si sono aggiunte altre 15 città nella seconda fase (2006-2010) (Treviso, Padova, Rovigo, Trieste, Genova, Piacenza, Reggio Emilia, Parma, Modena, Rimini, Ferrara, Ancona, Napoli, Bari, Brindisi). EpiAir è stato anche il maggiore studio nazionale multicentrico sugli effetti a breve termine in Europa, il che ci pone all’avanguardia nel nostro continente su questi temi. L’obiettivo primario è quello di sorvegliare lo stato di salute della popolazione in relazione agli effetti dell’inquinamento atmosferico. I temi trattati: misura del rischio di mortalità specifico per causa in relazione ai diversi inquinanti; misura del rischio di ricovero ospedaliero specifico per causa; utilizzabilità dei dati degli accessi in Pronto Soccorso; composizione del particolato urbano per singola centralina e città; stima dell’impatto in termini di numero di casi attribuibili di mortalità per città; valutazione delle politiche attualmente adottate per la riduzione dell’inquinamento atmosferico urbano; aggiornamento di Linee Guida destinate al pubblico sul tema dei rischi per la salute dell’inquinamento atmosferico. […]

Quali sono le zone più colpite?

L’impatto delle concentrazioni di polveri PM10 (particolato formato da particelle inferiori a 10 micron, cioè inferiori a un centesimo di millimetro), e PM2.5 (particolato fine con diametro inferiore a 2,5 μm) è risultato concentrato nelle città della Pianura Padana, della Piana Fiorentina e nelle grandi realtà metropolitane di Roma, Napoli e Palermo.[…]
I livelli di inquinamento osservati sono stati responsabili di un numero importante di decessi nelle città analizzate: politiche di contenimento basate sulla diminuzione percentuale delle concentrazioni annuali di polveri interesserebbero tutte le città coperte dallo studio e potrebbero ridurre in modo importante l’impatto dell’inquinamento sulla salute. […]


Pagina precedente 1/2 Pagina successiva »