Rughe del collo, quale rimedio?

Autore: Dott.ssa Daniela Caruso

Uno stile di vita corretto e la scelta di un trattamento estetico opportuno e personalizzato, possono aiutare a contrastare i segni del tempo 

Nell’epoca in cui il “selfie” è sintomo eloquente del nostro tempo chi non vorrebbe avere un collo lungo e affusolato come la famosissima attrice Audry Hepburn, icona di stile e bellezza senza tempo? D’altra parte, collo e décolleté sono aree che, purtroppo, risentono facilmente dello scorrere del tempo. L’invecchiamento del collo, in realtà, si riflette su tutto il volto poiché influisce sul disegno del profilo mandibolare rischiando di far perdere l’armonia complessiva; spesso, tuttavia, pur dedicando molto tempo e attenzioni alla cura del viso, cercando di prevenire e attenuare i segni del cedimento, ci dimentichiamo che anche il collo necessita delle stesse cure.

Anche il collo invecchia

Le cause dell’invecchiamento del collo sono riconducibili, innanzitutto, all’avanzare dell’età e ad una conseguente riduzione della produzione di collagene: diversi altri fattori, però, contribuiscono all’invecchiamento di questa parte così “fragile” del nostro corpo. La pelle del collo, infatti, ha delle caratteristiche anatomiche che la rendono facilmente esposta ai danni del crono e del foto-aging: lo strato cutaneo, ad esempio, è più sottile rispetto a quello del viso, così come lo spessore del tessuto sottocutaneo e quello del tessuto muscolare sono decisamente meno importanti. I muscoli del collo, inoltre, sono molto meno allenati, se paragonati a quelli del viso e, oltretutto, con il passare del tempo, la pelle, il tessuto adiposo sottocutaneo ed i muscoli di questa parte del corpo subiscono delle variazioni: in particolare, il numero di ghiandole sebacee e di unità follicolari pilifere, che contribuiscono ad un supporto strutturale, si riducono progressivamente, esponendo la cute ad una maggiore vulnerabilità a fronte di una minore tensione, densità e idratazione, risultando così meno protetta e più suscettibile all’invecchiamento.

L’ambiente esterno influisce

I fattori esterni che possono contribuire all’invecchiamento precoce del collo sono legati alle condizioni ambientali e allo stile di vita, motivo per cui, l’abbinamento ad un’alimentazione corretta rappresenta un valido aiuto per prevenire i segni del tempo; anche l’esposizione prolungata e non controllata ai raggi solari e il fumo, possono contribuire ad un peggioramento dei processi di invecchiamento precoce della pelle del collo, che risulterà così maggiormente ispessita, rugosa, priva di tono ed elasticità, con eventuale comparsa di discromie. Da ultimo, l’uso smodato e incontrollato delle tecnologie a cui ci stiamo abituando quotidianamente, oltre a farci tenere posture scorrette, fa del nostro collo una delle vittime principali, dando un contributo importante alla comparsa di rughe orizzontali, a tal punto da coniare la nuova definizione di “collo da tablet”.

Diversi gradi di invecchiamento

I gradi di invecchiamento di questa parte del corpo possono essere diversi: da un leggero rilassamento associato ad una iniziale disidratazione, a stadi più avanzati dove la pelle si presenta rugosa e priva di elasticità, assumendo il tipico aspetto di “pelle da pachiderma”; parallelamente possono apparire più marcate le cosiddette “collane di Venere”, ovvero quelle pieghe orizzontali presenti sin dall’infanzia che, in età matura, diventano decisamente antiestetiche; il grasso sottocutaneo può aumentare, soprattutto sotto il mento, o depositarsi alternandosi alle pieghe orizzontali. Infine, il platisma (ampia fascia muscolare situata nella regione laterale del collo) perde progressivamente di tono, si assottiglia, si allunga, rendendo evidenti i cosiddetti “cordoni” (corde verticali che decorrono per tutta la lunghezza del collo). Naturalmente, prima di intervenire sugli inestetismi di collo e décolleté, sono necessarie un’attenta anamnesi e un’accurata visita clinica, procedimenti indispensabili per rilevare le specifiche necessità della cute di ogni singolo Paziente e la possibilità di valutare un programma di trattamenti personalizzati; a questo punto, è opportuno scegliere la tecnica di intervento più indicata rispetto alla diagnosi effettuata, nonché il metodo più adeguato in relazione al risultato che si vuole ottenere partendo dalle tre principali strutture anatomiche del collo, ovvero la cute, il pannicolo sottocutaneo e l’apparato muscolare.


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