Rughe del collo, quale rimedio?

Autore: Dott.ssa Daniela Caruso

Tossina botulinica

Gran parte delle rughe del collo sono dovute ad una continua contrazione dei suoi muscoli, principalmente quelli del platisma, un muscolo nastriforme che, col passare del tempo, tende a separarsi sulla linea mediana e a lateralizzare le sue fibre, creando con la contrazione dei margini mediali quelle tipiche “corde” così inestetiche e prominenti.
Grazie al Trattamento con Tossina botulinica è possibile diminuire la vistosità di queste bande, inducendo il progressivo rilassamento del muscolo; tuttavia, l’indebolimento dell’azione delle fibre muscolari delle porzioni mediali del platisma, grazie dell’azione della Tossina botulinica, deve essere supportata da una “tenuta” complessiva e da una limitata perdita di tono dei tessuti del collo, poiché diversamente l’effetto finale potrebbe rivelarsi deludente.

Fili in Polidiossanone (PDO)

Quando indicati, i Fili in Polidiossanone (PDO), completamente riassorbibili, rappresentano, nell’ordine crescente di capacità liftante e biostimolante, una buona scelta di trattamento. D’altra parte, il PDO è un materiale conosciuto e utilizzato ormai da decenni in Chirurgia: è stato scelto, ad esempio, per interventi di sutura di organi interni e strutture vascolari poiché si riassorbe velocemente nel nostro organismo senza creare reazioni infiammatorie. I Fili in Polidiossanone non hanno effetto di trazione, al contrario promuovono la formazione di nuovo collagene ed elastina, consentendo un miglioramento progressivo della compattezza della pelle restituendole maggiore vitalità. L’effetto del trattamento non è immediato, ma lo si può apprezzare già a distanza di 3/4 settimane dall’impianto.

Radiofrequenza

È un metodo che basa la sua efficacia sul passaggio di onde elettromagnetiche a livello del derma; ciò consente di aumentare la temperatura a livello cutaneo e favorire un progressivo rassodamento e compattamento del collagene, migliorando la circolazione e l’ossigenazione della cute; inoltre si ha un’induzione a lungo termine dell’attivazione dei fibroblasti deputati a produrre collagene ed elastina nelle settimane successive al trattamento. La Radiofrequenza è una scelta efficace e non invasiva per trattare lo spianamento delle rughe e la tonificazione della pelle, per un collo più giovane e tonico: fin dalle prime sedute, infatti, è possibile notare un ottimo effetto liftante che si può mantenere con successo nelle sedute successive.  

Biostimolazione con acido ialuronico

Durante i processi di invecchiamento cutaneo i trattamenti di biorivitalizzazione e Biostimolazione hanno lo scopo di reintegrare i normali costituenti del derma e ripristinare un ambiente fisiologico ideale affinché i fibroblasti possano sintetizzare collagene nelle migliori condizioni possibili. La Biostimolazione cutanea, infatti, agendo direttamente sulla modulazione dell’attività dei fibroblasti nel derma, è in grado di aumentare la capacità biosintetica dei fibroblasti, inducendo così la costruzione di un ambiente fisiologico ottimale, il potenziamento dell’attività cellulare, una maggiore idratazione, oltre alla sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico; il controllo dei processi biosintetici dei fibroblasti rappresenta sicuramente l’attività più importante per il successo terapeutico di questa tecnica e grazie al miglioramento della pelle sul piano biologico, si possono ottenere importanti benefici anche su quello strutturale ed estetico.

Lifting non chirurgico a ultrasuoni

Gli ultrasuoni mirati, concentrandosi sugli strati più profondi della pelle, inducono, mediante la trasmissione di calore, una contrazione immediata delle fibre di collagene e innescano, nei sei mesi successivi all’intervento, la produzione di nuovo collagene (neocollagenogenesi) per un effetto altamente tonificante della pelle. La caratteristica vincente di questo trattamento è quella di riscaldare a vari livelli, contemporaneamente ma in modo selettivo, sia lo strato più superficiale del derma che quello più profondo (sistema muscolo-aponeurotico superficiale). È bene sottolineare che il Lifting non chirurgico con gli ultrasuoni non sostituisce il bisturi quando i segni dell’invecchiamento risultano troppo marcati: il Paziente ideale per questo tipo di trattamento, infatti, ha un range d’età compreso tra i 35 e i 65 anni, in tutti quei casi di modica lassità del terzo inferiore del volto e del collo, e qualora mostri diffidenza verso il Lifting chirurgico. Dunque è un trattamento che va incontro alle esigenze del Paziente, lo si può eseguire in tutti i periodi dell’anno ed ha tempi di recupero pressoché immediati; è possibile che provochi un lieve eritema che può persistere anche per qualche ora, ma in realtà, contrariamente ad altri trattamenti, non ostacola la normale vita sociale del Paziente. Gli effetti migliorativi del trattamento si notano progressivamente e in modo costante nell’arco dei mesi successivi, grazie alla produzione di nuovo collagene; per avere risultati ottimali occorrono generalmente da uno a tre trattamenti distanziati di 8/12 settimane uno dall’altro.
In generale, per quanto riguarda i trattamenti di Medicina estetica, la tendenza degli ultimi anni è quella di eseguire terapie combinate per ottenere il miglior risultato possibile; ecco allora che si combina, ad esempio, la Tossina botulinica che provoca un effetto di rilassamento della muscolatura e ci aiuta ad ottenere un sollevamento di alcuni distretti del volto o del collo, con l’impianto di materiali riassorbibili, come l’acido ialuronico, con conseguente miglioramento dei volumi del volto, associata a tecnologie come gli ultrasuoni, che sono in grado di lavorare contemporaneamente su livelli diversi delle fasce muscolari del collo. Quindi, grazie alla combinazione di diverse tecniche estetiche e la costanza di applicazione, è possibile spostare più in là nel tempo la comparsa di rughe, rigonfiamenti e macchie antiestetiche in una zona del corpo troppo spesso dimenticata dalla nostra beauty routine quotidiana e destinata, in realtà, a invecchiare precocemente per via della sua stessa struttura, tradendo, purtroppo, l’età reale del Paziente.


« Pagina precedente 2/2 Pagina successiva