Criolipolisi, riduce gli accumuli di grasso

Autore: Dott. Fabrizio Melfa

Attraverso il raffreddamento delle zone interessate, questo trattamento è in grado di produrre importanti effetti benefici di riduzione del tessuto adiposo e della Cellulite 

La Cellulite è una sindrome molto comune, universalmente caratterizzata dall’accumulo di adiposità localizzata e aumento del peso corporeo. La condizione è così diffusa, soprattutto nelle donne, che molti studi la descrivono come una condizione non patologica ma sicuramente può essere considerata una malattia cronica proprio perché è molto comune.
In Medicina estetica, visto che la Cellulite è una condizione che influisce sulla qualità della vita, viene considerata una condizione patologica e quindi trattata con tecniche e tecnologie per curarla. Dalla ricerca scientifica sappiamo che la genesi della cosiddetta Cellulite sia legata a fattori causali, ormonali, genetici, circolatori e linfatici, ma dipende anche dallo stile di vita del soggetto.

Trattamenti non invasivi

Negli ultimi anni sono diventate sempre più disponibili diverse tecniche proposte per la riduzione non invasiva del tessuto adiposo, comprese le procedure di Radiofrequenza e Laser a bassa energia, gli Ultrasuoni focalizzati ad alta intensità e la Criolipolisi. Nel 2018, il rapporto della Società Americana dei Chirurghi Plastici mostra un aumento nell’utilizzo di procedure di rimodellamento non invasivo del corpo. Le statistiche rivelano anche che gli americani stanno scegliendo metodologie nuove e innovative per rimodellare i loro corpi, tanto che le procedure medico-estetiche minimamente invasive sono aumentate di quasi il 200% dal 2000.
Più persone scelgono di trattare diverse parti del proprio corpo usando Ultrasuoni, Radiofrequenza, Luce infrarossa, massaggi con vacuum e farmaci iniettabili per ridurre le cellule adipose. Le procedure non invasive per eliminare il grasso e tonificare i tessuti stanno guadagnando sempre più popolarità.
Fra queste tecnologie quella che ha sortito maggior interesse scientifico, e attenzione da parte dei Medici e Chirurghi estetici, è sicuramente la Criolipolisi.

Curare raffreddando

Il termine Criolipolisi si riferisce al raffreddamento graduale e non invasivo del tessuto adiposo per indurre un processo chiamato “lipolisi”, che produce la scomposizione dei lipidi.
Gli studi scientifici hanno dimostrato che, in condizioni di esposizione prolungata a temperature prossime al punto di congelamento, le cellule adipose sono più vulnerabili agli effetti del freddo rispetto ai tessuti circostanti.
Quindi, il freddo indotto dalla Criolipolisi induce la morte delle cellule adipose, una sorta di suicidio programmato, e la produzione di mediatori infiammatori che gradualmente eliminano le cellule coinvolte. Nelle settimane successive al trattamento, i macrofagi (importanti cellule del sistema immunitario) digeriscono costantemente le cellule di grasso esposte al raffreddamento, riducendo così lo spessore dello strato adiposo trattato. I lipidi derivati dalle cellule vengono rilasciati lentamente e trasportati dal sistema linfatico per la metabolizzazione e l’eliminazione, come accade con i grassi derivati dal cibo.

Non invasiva e con basso livello di rischio

È molto importante sottolineare che le reazioni infiammatorie e l’eliminazione delle cellule di grasso, innescate dalla Criolipolisi, non alterano i valori nel sangue. Questo ci indica scientificamente che tale tecnologia non è invasiva rispetto ad altre tecniche. Il basso tasso di effetti avversi associati alla Criolipolisi è, infatti, uno dei motivi principali per cui i Medici e i Pazienti preferiscono questa tecnologia rispetto ad altre tecniche. Il primo obiettivo di un trattamento di rimodellamento del corpo è sicuramente quello di garantire il miglior risultato, che sia tangibile, duraturo e soprattutto sicuro in termini di rischi collaterali e risultati inefficaci.

Gli studi sull’efficacia

Negli ultimi anni, con un gruppo di lavoro multicentrico, ho studiato con attenzione gli effetti della Criolipolisi. Questi studi hanno cercato di fare luce sui reali effetti in Pazienti che hanno associato alla Criolipolisi la dieta alimentare e non, ed è stato compiuto anche un importante studio scientifico basato su biopsie in addome su Pazienti che poi hanno effettuato un’Addominoplastica. Gli studi a cui si fa riferimento sono stati effettuati utilizzando un dispositivo di Criolipolisi che si chiama Cryoliposculpt (Biotec Italia).
I dispositivi di Criolipolisi presentano dei manipoli capaci di aspirare il grasso delle zone di accumulo, garantendo efficacia e sicurezza del trattamento, preservando le strutture cellulari e la loro funzionalità. L’applicatore genera un’aspirazione attraverso un vuoto attivo, che aspira il tessuto grasso all’interno di una cavità, dove viene a contatto con degli elementi di raffreddamento che portano la temperatura a -8°C / -10°C. Il trattamento di Criolipolisi ha mediamente una durata di 50/60 minuti.
I risultati che abbiamo ottenuto con i nostri studi suggeriscono dunque un ruolo importante della Criolipolisi nel trattamento della cosiddetta Cellulite, dimostrandosi un’alternativa valida e sicura ai trattamenti invasivi del tessuto adiposo. Nel complesso, gli studi hanno dimostrato una riduzione delle diverse aree anatomiche che è stata circa quattro volte maggiore rispetto a quella ottenuta con la sola dieta, con risultati estetici molto gradevoli.
Possiamo asserire che il danno e la distruzione delle cellule adipose raggiunti con la Criolipolisi è senza effetti negativi sui tessuti e vasi sanguigni circostanti, preservando quindi al contempo tutte le funzioni cellulari dei tessuti trattati sottoposti a stress meccanico e shock termici.