Mindfulness, migliora l'attenzione dei bambini

Autore: Dott.ssa Deny Menghini

In uno Studio realizzato all’Ospedale Bambino Gesù, in un gruppo di bambini questa disciplina ha prodotto cambiamenti positivi riguardo a disattenzione, impulsività e iperattività 

La Mindfulness è un termine inglese che può essere tradotto come “consapevolezza” o “presenza mentale”. Ha il suo fondamento storico nel buddismo, ma negli ultimi anni si è diffusa ampiamente nella società occidentale.
La meditazione orientata alla Mindfulness promuove la consapevolezza sul momento presente rispetto al corpo, ai pensieri, alle sensazioni ed emozioni. È una tecnica che nel momento in cui perdiamo l’attenzione, ci riporta progressivamente a rifocalizzarla sul “qui e ora” con un atteggiamento di accettazione di quanto stia accadendo. Al contrario di quanto si possa credere, non è quindi un processo che conduce necessariamente al rilassamento, ma rappresenta un “allenamento” mentale alla concentrazione e all’attenzione. Progressivamente infatti ci si allena a diminuire le reazioni automatiche, gli schemi mentali ripetitivi e si promuove l’attenzione volontaria.

Un aiuto per molte situazioni

In occidente si è rapidamente diffusa in ambito clinico, presso le strutture ospedaliere e di assistenza psicologica, ma anche in ambito non-clinico, come i contesti lavorativi, le scuole o le carceri. I suoi effetti positivi sono stati ampiamente documentati nella cura di problemi legati allo stress, ma anche nelle malattie psicosomatiche come la Psoriasi, nelle sindromi da dolore cronico come la Fibromialgia, nei disturbi alimentari, nei disturbi d’ansia, nella Depressione e nell’abuso di sostanze.

Quali benefici?

È stato dimostrato che la Mindfulness agisce sull’attenzione, la memoria, la regolazione delle emozioni e l’autostima. Progressivamente infatti favorisce l’attenzione sulle caratteristiche del proprio respiro e sulle parti del corpo, promuove il riconoscimento delle emozioni e l’accettazione di noi stessi per quello che pensiamo e proviamo.
Uno degli aspetti essenziali della Mindfulness è infatti proprio l’acquisizione di un atteggiamento neutro verso sé stessi, ci educa a osservarci, senza giudicarci e senza ostacolare ciò che ci accade. Negli ultimi quindici anni i training Mindfulness sono stati anche proposti a bambini e adolescenti nei contesti educativi, scolastici e riabilitativi.

Come si svolge la pratica con i bambini?

Le pratiche di meditazione con i bambini sono simili a quelle degli adulti ma le modalità e i tempi sono di solito differenti. Con i bambini più piccoli la durata delle sedute è molto breve e, soprattutto all’inizio, richiede esercizi di pochi minuti. Tra un esercizio e l’altro i bambini sono inoltre generalmente invitati a muoversi.
Come per gli adulti, la Mindfulness proposta ai bambini ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza su ciò che accade intorno, i propri pensieri, le emozioni e le sensazioni corporee. La meditazione ha generalmente inizio facendo concentrare i bambini sul respiro e sulle sensazioni che scaturiscono dall’aria che entra ed esce dalle narici, per poi passare alla consapevolezza del corpo, dei punti di appoggio dei piedi e delle spalle, per poi condurli infine alla percezione delle proprie emozioni e pensieri.
Gli studi in età evolutiva hanno dimostrato che la Mindfulness è efficace su diversi aspetti della salute psicologica e fisica di bambini e adolescenti e rappresenta un valido strumento da affiancare alle terapie previste nelle condizioni di stress, ansia, e nei disturbi del comportamento.


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