Sonno dei bambini, miglioriamolo con la dieta

Autore: Dott. Leo Venturelli

Scegliere con attenzione il menù quotidiano dei più piccoli, può rivelarsi molto utile in caso di eventuali disturbi del sonno

Il sonno rappresenta un momento fondamentale nel ritmo biologico della persona e in particolare nei bambini, il sonno apporta benefici utili ad una crescita armoniosa ed equilibrata, in particolare da un punto di vista dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo.
I genitori devono quindi essere ben consapevoli dell’importanza, anche per i più piccoli, di un buon sonno ristoratore sia in termini di qualità che di quantità.

La durata ottimale del sonno

Inaspettatamente circa il 35-40% dei bambini soffre, durante la crescita, di problemi legati alla mancanza di sonno; la percentuale aumenta in modo particolare nel primo anno di vita, quando la richiesta di latte diventa frequente anche durante la notte.

Pur considerando le molteplici variazioni soggettive, i Ricercatori hanno definito in linea di massima i periodi medi di sonno indicati per un bambino:

  • fino a 12 mesi: 14-18 ore compresi il giorno e la notte;
  • da 1 a 5 anni: 12-14 ore distribuite nelle 24 ore;
  • da 6 a 10 anni: 10-12 ore al giorno;
  • da 11 a 18 anni: 8-10 ore al giorno.

Se il sonno non è regolare

D’altra parte, in assenza di un sonno regolare, gli effetti negativi possono essere diversi:

  • aggressività, sentimenti antisociali, iperattività e incapacità di controllo;
  • depressione, ansia, stress, inquietudine e irritabilità;
  • difficoltà nell’organizzarsi, nella gestione dei tempi e nel memorizzare gli impegni;
  • disattenzione e mancanza di concentrazione;
  • minor creatività;
  • scarso controllo del comportamento e difficoltà nel rapporto con gli altri;
  • difficoltà in matematica, scienze, lingue e in generale nei concetti astratti;
  • diminuzione dell’attività sportiva, maggior rischio di incidenti e goffaggine;
  • rischio di sviluppare obesità e sovrappeso per iperalimentazione;
  • maggiore possibilità di ammalarsi per minor capacità di reazione del sistema immunitario;
  • minor apprendimento per dis-regolazione del sonno REM, fondamentale per memorizzare i ricordi più complessi.

Sonno e alimentazione

Mangiare in modo equilibrato, variando i cibi e assumendo i giusti quantitativi di calorie è la base per ottenere un effetto positivo sulla crescita ma anche sul corretto ritmo sonno-veglia; la frequenza con la quale vengono assunti i pasti, la loro composizione e il loro orario, infatti, influenzano notevolmente la qualità del sonno e i bambini non fanno eccezione; anche per loro il ritmo sonno-veglia risente dei cambiamenti di dieta o di ambiente.

La dieta dei più piccoli

Nei primi mesi di vita, quando l’alimentazione è composta esclusivamente di latte, è normale che durante la notte il bambino si svegli per attaccarsi al seno: questo avvenimento, quindi, non deve essere considerato come un disturbo del sonno.
In caso di coliche tuttavia, il sonno risulta effettivamente disturbato e può peggiorare per il fatto che si tende a iperalimentare il piccolo pensando che il pianto dipenda dalla fame.
A partire dal periodo dello svezzamento, è possibile che il bambino manifesti disturbi del sonno legati ad una alimentazione inadatta, sia per quantità che per qualità degli alimenti: spesso infatti il papà e la mamma ritengono che le prime pappe consigliate dal Pediatra siano poco sostanziose e tendono quindi ad aumentarne la quantità, inducendo una difficoltà digestiva che può essere causa di un effettivo disturbo del sonno. Rispetto alla qualità, il rischio è quello di inserire impropriamente alimenti non adatti all’età del piccolo.


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