Prima colazione, attenzione alle fake news

Autore: Prof.ssa Francesca Scazzina

Le Linee Guida per una corretta alimentazione suggeriscono che consumare regolarmente la prima colazione sia un’ottima strategia per mantenere un equilibrato stato di salute 

La prima colazione è il primo pasto della giornata: rompe il digiuno notturno e si consuma poco dopo il risveglio, prima di iniziare le attività quotidiane. Il suo contenuto calorico dovrebbe essere compreso tra il 15 e il 25% del fabbisogno energetico quotidiano (30% in assenza di spuntino).
Naturalmente parlare di colazione significa parlare di “colazione equilibrata”, e pertanto va considerata la tipologia dei prodotti consumati. Le revisioni della letteratura indicano chiaramente i benefici indotti dal consumo di carboidrati a basso indice glicemico e di fibra. In particolare, i bambini che consumano cereali integrali a colazione non solo presentano un migliore apporto di vitamine e minerali e un minor apporto di sodio, ma tendono ad essere più frequentemente normopeso rispetto ai coetanei che non li consumano. Il consumo di cereali e di latte a colazione ha determinato un significativo miglioramento di biomarcatori nutrizionali legati all’apporto di vitamine e minerali quali vitamina D, vitamina B12, calcio, ferro. Infatti, non va dimenticato che la colazione, oltre a rappresentare il pasto che fornisce l’energia per affrontare la giornata, offre la possibilità di acquisire importanti oligoelementi. L’importanza attribuita alla prima colazione sul piano nutrizionale si evince dal ruolo che assume nelle Raccomandazioni Alimentari e/o Linee Guida per una corretta alimentazione di molti Paesi. La maggior parte di queste ultime suggerisce infatti che consumare regolarmente la prima colazione sia un’ottima strategia per mantenere un corretto stato di salute perché è associato ad un peso corporeo adeguato e alla riduzione del rischio di sovrappeso e obesità. Tuttavia, anche su questo argomento ci sono alcuni falsi miti che sarebbe davvero il caso di smentire.

La prima colazione non è importante. Falso!

Non è vero che la colazione non sia importante. Diversi studi hanno dimostrato che saltare il primo pasto della giornata può comportare diversi problemi, al contrario fare colazione regolarmente è il primo passo per contribuire ad una buona salute, a tutte le età. Se a queste osservazioni aggiungiamo la consapevolezza che le abitudini consolidate nell’infanzia e adolescenza permangono spesso in età adulta, allora si comprende chiaramente quali siano le conseguenze a lungo termine delle scelte alimentari in età evolutiva: una notevole amplificazione del rischio di soprappeso, obesità, oltre al maggior rischio cardio-metabolico. Purtroppo, secondo i dati di OKkio alla Salute del 2019, in Italia un bambino su 10 non fa colazione e circa 1 su 3 fa una colazione non adeguata, ossia sbilanciata in termini di carboidrati (biscotti o cereali) e proteine (latte o yogurt). Ciò comporta una tendenza a mangiare di più a merenda o a pranzo. Il rischio di “abbandono” della colazione risulterebbe maggiore nelle fasce di età adolescenziali: c’è infatti una significativa associazione tra età e mancato consumo del pasto, confermata anche in Italia dai risultati delle indagini OKkio alla Salute ed HBSC. Negli ultimi anni si è assistito, però, ad una significativa tendenza in aumento di questa errata abitudine anche nei bambini più piccoli. Il ruolo genitoriale sembra fondamentale nella acquisizione o “non acquisizione” dell’abitudine di consumare la prima colazione: tendenzialmente i bambini fanno la colazione se i genitori hanno, e trasmettono loro, questa buona abitudine.

Saltare la colazione fa dimagrire. Falso!

Per uno stile di vita corretto e sano è importante consumare 5 pasti al giorno. Il consumo di un’adeguata colazione consente di evitare un “overeating” nelle ore successive. Inoltre, consumare cereali e prodotti a base di cereali integrali, come raccomandato, significa introdurre una quantità maggiore di fibra alimentare; è ben noto che l’apporto di fibra si accompagna a una maggiore sensazione di sazietà, il che evita o riduce l’assunzione di spuntini troppo abbondanti. Il rischio di eccesso ponderale è maggiore nei soggetti che non consumano abitualmente la colazione; inoltre, “saltare” la prima colazione rappresenterebbe anche un fattore di predisposizione a complicanze metaboliche correlate all’obesità.


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