Difetti visivi, tutto sulla correzione ottica

Autore: Dott. Marzio VanziniDott.ssa Maria Grazia Magliarella

 

Come correggere l’Ipermetropia

La correzione dell’Ipermetropia deve essere indirizzata ad eliminare i disturbi prodotti dall’Ametropia attraverso lenti sferiche positive. Quando l’accomodazione riesce a compensare l’Ipermetropia completamente e senza che insorgano disturbi soggettivi, non è necessario ricorrere alla correzione ottica, altrimenti, in tutti gli altri casi, viene prescritto l’uso di lenti.
L’Ipermetropia elevata in bambini che presentano un arresto dello sviluppo visivo (Ambliopia) deve essere corretta totalmente, dopo aver effettuato uno specifico esame. Se invece l’Ambliopia è scoperta in età adulta, la correzione totale non è più necessaria in quanto non andrebbe a migliorare la qualità della visione.
L’Ipermetropia non corretta, nei soggetti giovani o adulti, può determinare disturbi soggettivi e diminuzione della visione prima da vicino ed in seguito da lontano. In questi casi, è opportuno limitarsi a correggere parzialmente il difetto e la lente positiva, per essere ben tollerata, dovrebbe correggere esattamente quella parte di Ipermetropia che l’accomodazione non riesce a compensare senza sforzo. Però la capacità di compenso da parte dell’accomodazione varia sensibilmente durante la giornata e per tale motivo è meglio prescrivere delle lenti positive di potere basso per mantenere la situazione accomodativa a cui il Paziente è da tempo assuefatto. Dopo che la correzione sarà stata usata per un po’ di tempo potrà esserne aumentato il valore se dovessero persistere i disturbi visivi. Quando invece nei bambini, in cui l’Ipermetropia tende a diminuire con la crescita, i sintomi che hanno richiesto l’uso della lente positiva sono scomparsi, la correzione può essere ridotta progressivamente o addirittura abolita.
La presenza di anomalie dell’equilibrio muscolare oculare richiede particolari criteri di correzione: se si vuole influenzare favorevolmente uno Strabismo convergente latente o manifesto (esoforia o esotropia), mediante una riduzione della convergenza accomodativa, è necessario prescrivere la correzione positiva più forte che il Paziente riesce a tollerare e consigliarne un uso permanente. Quando invece esiste uno Strabismo divergente latente o manifesto (exoforia o exotropia) la correzione dell'Ipermetropia sarà ridotta ai valori minimi indispensabili per assicurare una buona acutezza visiva.