Difetti visivi, tutto sulla correzione ottica

Autore: Dott. Marzio VanziniDott.ssa Maria Grazia Magliarella

Quando la messa a fuoco delle immagini non avviene correttamente, siamo in presenza di un vizio di refrazione che può essere efficacemente curato

L’occhio come sistema visivo

Nell’occhio normale l’immagine di un oggetto distante è focalizzata sulla retina (la membrana visiva che riveste l’interno dell’occhio) ed è quindi trasmessa attraverso una sorta di cavo (il nervo ottico), che unisce i prolungamenti delle cellule retiniche, alle zone del cervello che elaborano, identificano e uniscono le immagini provenienti dai due occhi. Solo a questo livello avviene la percezione visiva vera e propria. L’occhio riesce a modificare la messa a fuoco attraverso l’accomodazione che è un espediente funzionale che consente ad ogni individuo di riportare a fuoco l’immagine di un oggetto posto a una distanza vicina e di correggere, tutta o in parte, una Ipermetropia. Tale compensazione viene meno con il passare degli anni perché il sistema ottico dell’occhio diventa progressivamente a fuoco fisso e, per un fenomeno fisiologico chiamato Presbiopia, viene limitata la capacità di vedere bene da vicino. Tale fenomeno riguarda 30 milioni d’italiani e, fino ad ora, l’unica possibilità per compensarla era l’uso degli occhiali, ma esistono già oggi alcune tecniche di Chirurgia rifrattiva che modificano la curvatura della cornea per correggerla. Per la correzione con occhiali si prescrive, in aggiunta alla correzione dell’eventuale Ametropia, la lente positiva più debole che consente al Paziente di eseguire senza sforzo, il lavoro da vicino che lo interessa. All’accomodazione è associato il meccanismo della convergenza per il quale, quando si mette a fuoco un’immagine vicina, i bulbi oculari convergono per fissare il punto osservato.

Le Ametropie

L’occhio converge i raggi di luce in modo che siano a fuoco sulla retina e il sistema ottico dell’occhio deve essere quindi molto potente per focalizzare i raggi di luce paralleli in uno spazio così piccolo. In tutte le situazioni in cui i raggi luminosi, per vari motivi, non sono focalizzati sulla retina si verifica pertanto un errore di rifrazione e le immagini sono percepite sfuocate in maniera proporzionale all’entità del difetto, la cui unità di misura è chiamata “diottria”. Le Ametropie, Miopia, Astigmatismo ed Ipermetropia, sono quindi difetti di messa a fuoco della telecamera oculare, causati da uno squilibrio tra il comportamento ottico delle lenti biologiche naturali (le curvature delle superfici della cornea e del cristallino) e la lunghezza del bulbo oculare.

L’Ipermetropia

Quando i raggi di luce paralleli, provenienti dall’infinito, vanno a fuoco dietro la retina, con l’accomodazione rilassata, si parla di Ipermetropia. La causa è in genere rappresentata da una lunghezza del bulbo oculare inferiore alla norma. Vi è una predisposizione ereditaria e più spesso sono colpiti entrambi gli occhi in misura analoga. I sintomi più comuni dell’Ipermetropia sono costituiti da possibile calo visivo, difficoltà nella lettura prolungata da vicino, cefalea e, nei bambini, spesso strabismo convergente. La correzione del difetto visivo si può effettuare con occhiali, con lenti a contatto corneali nei pazienti giovani e con Chirurgia refrattiva negli adulti.


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