Disturbi della sessualità maschile e disfunzione erettile

Autore: Prof. Emmanuele A. Jannini

 

Il calo del desiderio

Il testosterone è quindi l’ormone maschile per eccellenza ma, attenzione, i suoi livelli non sono stabili né costanti. La riduzione o l'assenza dei rapporti sessuali e lo stress ne fanno abbassare la produzione da parte del testicolo, mentre la ripresa dell'attività lo riporta alla normalità. L’intensità con la quale ricerchiamo l'attività sessuale dipende da un complesso sistema endocrino di automantenimento, di cui il testosterone è solo il prodotto finale: il desiderio verso l'incontro successivo è anche in funzione dell'intensità dell'aspettativa. Per questo la miglior cura per il cosiddetto “calo del desiderio" è proprio ricominciare ad avere una vita sessuale attiva. Il Paziente deve quindi rivolgersi all’Endocrinologo e all’Andrologo che gli prescriveranno farmaci per l’erezione, come i classici Viagra e Cialis, o il nuovo Levitra “orodispersibile” che coniuga efficacia e rapidità di azione percepita, e che si scioglie istantaneamente sulla lingua senza bisogno di acqua. Sono queste le molecole che si prescrivono ai Pazienti con normali livelli di testosterone per ottenere un recupero dell’attività sessuale rallentata o addirittura perduta.

Rischi legati all’ eccessiva assunzione di testosterone

Quando invece i livelli sono nella perfetta normalità, assumere il testosterone, come fanno troppi atleti che si “dopano”, è altamente rischioso. La produzione di testosterone da parte dell’organismo segue un ritmo giornaliero: è più alta la mattina e più bassa la sera. L'elenco degli effetti collaterali di chi lo assume in eccesso è quindi molto lungo: ingrossamento della prostata in età giovanile, crescita dei Tumori alla prostata già esistenti, danni al fegato fino alla Cirrosi, aumento dei globuli rossi del sangue e conseguente rischio di Trombosi, arresto della crescita negli adolescenti e, ironia della sorte, riduzione del numero degli spermatozoi con conseguente rischio di Infertilità.