La Sindrome dell’Intestino Irritabile è un disordine intestinale funzionale caratterizzato da dolore o disagio addominale che può essere alleviato dall’evacuazione e/o associato ad alterazioni nella sua frequenza o nelle sue caratteristiche.
La definizione della malattia secondo i criteri diagnostici più aggiornati prevede la presenza di dolore ricorrente o sensazione di fastidio per almeno tre giorni al mese negli ultimi tre mesi, associato a due o più dei criteri successivi:
- miglioramento dopo l’evacuazione;
- insorgenza associata con una variazione nella frequenza delle evacuazioni;
- insorgenza associata con una variazione nella forma delle feci.
I criteri devono essere soddisfatti per gli ultimi tre mesi e i sintomi devono essere insorti almeno sei mesi prima della diagnosi. In passato, tale condizione è stata definita nei modi più vari: “Colite nervosa”, “Colite mucosa”, “Colite spastica” ma successive evidenze, che dimostravano alterazioni anche a carico dell’intestino tenue, hanno portato all’attuale definizione che considera sia il colon che l'intestino tenue.
È una patologia estremamente diffusa nella popolazione generale di tutto il mondo: dati recenti indicano che ne soffre circa una persona su 10, ma probabilmente tale dato è sottostimato, in quanto dal 33 al 90% dei Pazienti affetti non si rivolgono al Medico, e il 50% di quelli che lo fanno resta senza una diagnosi. Le più colpite sono le donne tra i 20 e i 40 anni, anche se si osserva in bambini e anziani.