Riciclo e recupero dei materiali

Autore: Dott.ssa Cinzia MorsianiAntonella Ciana

“Rifiutare i rifiuti” deve diventare una filosofia quotidiana per ognuno di noi

Se il nostro benessere dipende dall’ambiente in cui viviamo, allora la sua tutela è anche la nostra, e il “vuoto a rendere” è una delle soluzioni. Il tema dei rifiuti è un tema di estrema importanza: la capacità di gestirli decide della salute di un territorio e della sua collettività. Se gestiti bene, un dato territorio può godere di buona salute, ma se sono gestiti male ne possono derivare gravi problemi in grado di pregiudicare anche le generazioni future. Inutile dire quanto siano importanti la consapevolezza e la conoscenza del ruolo personale che ciascuno di noi può svolgere ogni giorno nel proprio quotidiano. Ne parliamo con la Dr.ssa Cinzia Morsiani, Presidente WWF dell’Emilia Romagna.

Il modo in cui le persone si pongono nei confronti del “problema rifiuti” può risultare un elemento importante?

Beh, l’etimologia stessa del termine “rifiuto” - ossia atto di diniego e disconoscimento - esprime in maniera esplicita la volontà di rigettare qualcosa. Il modello di sviluppo finora assunto fa sì che oggi solo in Italia noi “disconosciamo” ogni anno l’esistenza di almeno 130 milioni di tonnellate di materia, la cui sostituzione comporta un nuovo prelievo di risorse presenti nei sistemi naturali. Questo errato approccio culturale è responsabile del continuo aumento della produzione dei rifiuti sia in quantità assolute che per abitante. Qualche dato? In Italia le statistiche degli ultimi 5 anni dicono che la produzione dei rifiuti urbani è cresciuta di quasi 2 milioni di tonnellate e pro capite di oltre 30 kg. La crescita dei rifiuti speciali, poi, è aumentata di quasi il 100% negli ultimi 7 anni: tutto questo a fronte di una crescita demografica pari a zero. Che differenza c’è tra “riduzione dei rifiuti” e “riciclaggio”? Il concetto di riduzione dei rifiuti non riguarda il recupero e il riciclaggio, azioni che intervengono a valle della produzione dei rifiuti stessi: significa produrre meno rifiuti a monte, mentre, al contrario, il recupero di materia e il riciclaggio agiscono su materiali classificati come rifiuti e richiedono una filiera gestionale (raccolta, stoccaggio, trattamento, ecc.) assai più complessa e onerosa sia dal punto di vista economico che ambientale. “

Il sistema del “vuoto a rendere”, per dirla con un gioco di parole, è un rifiuto del rifiuto?

Sì, questo sistema di riutilizzo consiste nell’usare contenitori (tipicamente bottiglie di vetro) che, privati del loro contenuto, possono essere resi al commerciante in modo da venire nuovamente utilizzati; se restituite, le bottiglie possono essere usate molte volte ancora prima del riciclo: in questo modo tarderanno molto a diventare “rifiuto”, determinando così il risparmio di risorse ambientali.

Questo tipo di esempio che “numeri” produce?

Basti pensare che riutilizzare una bottiglia integra consente un risparmio energetico 5 volte superiore alla fusione del vetro rottamato, permettendo anche di riutilizzare un contenitore più di 50 volte.  


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