Ambiente, come tutelarlo?

Autore: Dott. Giovanni RonchettiProf.ssa Maria Grazia Forti

 

Ripercussioni sulla natalità

L’esito di questa immane competizione mondiale non può comportare la vittoria di tutti: alcuni Paesi non riusciranno infatti a superare la cosiddetta crisi attuale. Già da ora ciò si riflette in molte componenti sociali, inclusa la natalità generale della nostra popolazione. Semplificando al massimo si può dire che il problema demografico consiste nell’assioma: se un Paese ha un indice di natalità di 10 e un altro Paese ne ha uno di 40, la popolazione del primo Paese diminuisce, forse di poco, e quella del secondo aumenta, forse di poco: ma è importante sottolineare che nel primo Paese la composizione demografica sarà caratterizzata da un aumento degli anziani e quella del secondo Paese da un forte incremento di giovani. Poiché in Italia si ha un indice di natalità molto basso e un numero di anziani in forte aumento, viene spontanea la domanda: chi pagherà le pensioni per i cittadini che oggi hanno 50 o 40 anni? E cosa succederà alle generazioni successive?

Trovare soluzioni efficaci

Se questa è la situazione attuale è difficile immaginare soluzioni facili. Una linea di pensiero è quella che viene continuamente ribadita dagli economisti e dai nostri governanti: si deve “crescere”, cioè occorre aumentare la competitività nei confronti di popoli che sono nostri concorrenti, si deve essere migliori di loro nella qualità dei prodotti e nel loro costo, nelle capacità di fare impresa così da imporre le nostri merci, attirare capitali e incrementare il turismo. Purtroppo però, data la scarsissima disponibilità di risorse economiche e considerata la situazione sociale caratterizzata da inefficienza, burocratizzazione e corruzione, nel nostro Paese questo tipo di strategia difficilmente potrà avere rapido successo e permettere così di disporre di mezzi per curare e risanare l’ambiente, investire per l’educazione dei giovani, fare opera di prevenzione delle malattie e migliorare la qualità della vita. Vediamo quindi nello specifico come è possibile attivarsi efficacemente per tutelare l’ambiente e quindi proteggere la nostra salute.

Partecipazione e trasparenza

In Italia la situazione generale si sta deteriorando, connotata da disoccupazione e povertà in aumento e ciò viene percepito come risultato della scarsa efficienza della macchina pubblica e dell’aumento della corruzione. Questa situazione sociale è la principale, se non unica, forza in grado di imporre un cambiamento quale noi auspichiamo: la contrapposizione fra gli interessi grandi e pervasivi della Finanza e dell’Industria e l’impellente esigenza che adeguate attenzioni e risorse vengano dedicate alla salvaguardia dell’ambiente, cardine ed essenza della cura, del benessere e della salute dei cittadini. Il mezzo per raggiungere questi obiettivi deve essere primariamente la richiesta di trasparenza, legalità e razionale applicazione delle regole e dei controlli. Ciò implica un concetto di pretesa dell’onestà privata e collettiva.