Autore: Dott.ssa Tatiana CastellottiDott.ssa Gabriella Lo Feudo

I derivati della Castagna

Attraverso alcuni processi di trasformazione, la Castagna può offrire non solo ulteriori risorse preziose per la nostra salute alimentare, ma anche nuovi sbocchi imprenditoriali e occupazionali: si pensi alle farine e alle confetture. Il miele di Castagno, ad esempio, molto resistente nel tempo, di colore ambrato e con un retrogusto amarognolo, è ricco di fruttosio, composti polifenolici, sali minerali e vitamine A e C che, grazie alla loro attività sinergica esercitano una discreta azione antiossidante.

La ricchezza della farina

Un altro derivato importante della Castagna, che potrebbe sopperire all’attuale limitata presenza sul mercato del prodotto fresco, è la farina, che consente di preparare dolci e pietanze gustose con l’enorme vantaggio di essere priva di glutine. A questa trasformazione sono in genere destinate le Castagne di piccola pezzatura oppure gli scarti delle varietà destinate al consumo immediato. La farina di Castagna, se opportunamente conservata, rimane stabile a lungo, conservandosi integra per l’uso per un periodo superiore ai 12 mesi.
Questo incredibile alimento è un tesoro di macronutrienti importantissimi: carboidrati, proteine, grassi, fibre e sali minerali. Contiene potassio, ferro, fosforo e alcune vitamine del gruppo B in quantità superiore alla farina di frumento 00.
Il potassio, ad esempio, è presente in quantità superiori rispetto a tutte le farine più comuni utilizzate in cucina. Lo stesso vale per le percentuali di calcio e ferro. La quantità di fosforo, infine, è seconda solo alla farina integrale. La farina di Castagna certamente è più povera di proteine rispetto alla classica farina di frumento, ma ha una quantità di fibre addirittura superiore a quella integrale: ciò le conferisce

Castagne diverse, farina unica

In Italia, dalle Alpi alla Sicilia, esistono innumerevoli varietà sia di Castagne, cioè i frutti raccolti dalle piante selvatiche, che di marroni, ovvero i prodotti di quelle coltivate dall’uomo: se ne contano circa 350 tipologie per le prime e si attestano sulla novantina le seconde. Ciascuna di loro è portatrice sana dei valori e delle peculiarità dei luoghi d’origine, di una cultura e di tradizioni uniche.
Studi scientifici evidenziano come le diverse varietà si diversifichino anche da un punto di vista chimico: sarebbe quindi interessante, per rendere maggiormente competitiva l’intera produzione nazionale, caratterizzarne qualitativamente i singoli prodotti locali, mettendone in risalto di volta in volta le particolari proprietà nutrizionali e, nell’ottica di salvaguardare la biodiversità castanicola e di orientarla verso la massima promozione e diffusione, potrebbe essere altrettanto utile creare delle miscele “ragionate” ancor più ricche e competitive. In questo modo si potrebbero caratterizzare meglio le produzioni, rendendole meno frammentate sul territorio, più complete da un punto di vista nutrizionale ma anche più equilibrate, con una quantità di macro e micronutrienti adatti al fabbisogno quotidiano. Allo stesso tempo se ne favorirebbe una maggiore commercializzazione, introducendo le produzioni in canali di vendita legati direttamente al benessere delle persone e non solo alla semplice, seppur fondamentale, esigenza di nutrimento.

L’importanza dell’etichetta...

La presenza dell’etichetta come spiegazione e accompagnamento del prodotto contribuisce in modo importante alla giusta valorizzazione della produzione italiana. Un’etichetta di farina di Castagne contiene normalmente le informazioni rese obbligatorie dalla normativa vigente, tuttavia, la parte dedicata alle informazioni nutrizionali, oltre alla razione giornaliera raccomandata, potrebbe arricchirsi delle caratteristiche della miscela “ragionata”, così da fornire un elenco più specifico dei nutrienti e insieme esaltarne le caratteristiche benefiche.

... e della riscoperta culturale

La rivalutazione delle tradizioni enogastronomiche dei territori, l’attenzione nei confronti delle proprietà nutritive dei prodotti e la crescente ricerca di prodotti naturali, genuini e associabili ad aree geografiche riconoscibili, sono aspetti importantissimi della castanicoltura italiana.
La valorizzazione della biodiversità nell’ambito della produzione italiana di castagne necessità però di orientamenti trasversali che avvicinino i consumatori, soprattutto i più giovani, a questo mondo così prezioso e articolato. A questo proposito il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) ha recentemente pubblicato un ebook dal titolo “Lady Castagna”, accompagnato da un’app di giochi, per focalizzare l’attenzione su questo prodotto in modo divertente ma con il rigore scientifico tipico della Ricerca. Anche l’istituzione di una giornata dedicata alla Castagna potrebbe essere un’ulteriore iniziativa culturale adatta a promuovere e favorire la diffusione del consumo di questo prelibato frutto e di tutti i suoi derivati.


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