Pancia e testa, una stretta relazione

Autore: Prof. Paolo RanalliDott.ssa Valentina Ranalli

Disturbi del Comportamento Alimentare

Diversi Disturbi del Comportamento Alimentare sono associati a depressione, ansia e a problemi come Tossicodipendenza o Alcolismo. Tra i più importanti ricordiamo:

  • Anoressia nervosa: si contraddistingue per il rifiuto del cibo da parte della persona e la paura ossessiva di ingrassare;
  • Bulimia nervosa: si manifesta quando la persona si provoca il vomito dopo aver mangiato, utilizza dei lassativi, digiuna e pratica intensa attività fisica;
  • Disturbo da Alimentazione Incontrollata: detto anche BED (Binge Eating Disorder), si presenta clinicamente con episodi di abbuffate tipici della Bulimia nervosa, senza però mostrare i comportamenti compensatori di quest’ultima (vomito, abuso di lassativi o diuretici, digiuno successivo); si parla, più in particolare, di “fame emotiva”, ovvero di assunzione di cibo in modo compulsivo, indotta non dalla sensazione fisiologica della fame ma da uno stato emotivo negativo;
  • Obesità: caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, con effetti negativi sulla salute e conseguente riduzione dell’aspettativa di vita.

Bassa autostima e ossessione per il fisico

È stato riscontrato che i vari Disturbi del Comportamento Alimentari derivano tutti da una bassa autostima e dall’eccessiva preoccupazione per la forma del corpo e per il peso: immagine corporea associata all’ideale di bellezza, magrezza associata all’ideale di competenza e successo. Da ciò, la conseguente adozione di regimi dietetici non equilibrati al fine di raggiungere i modelli proposti dalla società attuale.

Possibili cure

Il trattamento terapeutico riabilitativo per i Disturbi del Comportamento Alimentare si basa su un approccio multidisciplinare e multiprofessionale integrato che garantisce al Paziente una terapia combinata medica, dietetica e psicologica. Spesso le cure includono opzioni terapeutiche in diversi contesti di cura e fondamentalmente comprendono trattamenti farmacologici, Psicoterapie (in particolare quelle di orientamento cognitivo-comportamentale si sono rivelate di grande efficacia nella cura di tali problematiche) e l’adozione di corretti stili alimentari.
Nel trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare la Psicoterapia si è dimostrata di fondamentale importanza, anche in associazione al trattamento farmacologico, e molta attenzione viene rivolta in particolare alla prevenzione delle ricadute. La percentuale di Pazienti che interrompe precocemente il percorso di cura resta molto alta e ogni intervento terapeutico deve tenere in considerazione e confrontarsi con la mancanza di motivazione al trattamento.

Contrastare le tendenze di consumo

Per alcuni Disturbi alimentari, infine, occorre conoscere meglio il rapporto tra cibo e trend di consumo, ciò per poter contrastare al meglio le strategie di vendita attuate, a tutti i costi, dagli operatori delle grandi multinazionali del settore agro-alimentare; ma anche per comprendere meglio quanto i bambini e le fasce di popolazione di giovane età siano più suscettibili ai messaggi propagandistici finalizzati ad accrescere i bisogni di consumo/acquisto di cibi e bevande, il che determina nella popolazione un aumento sempre crescente del numero di persone obese e in sovrappeso.


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