Meditazione e Sclerosi Multipla

Autore: Dott.ssa Francesca FossiDott.ssa Francesca Sireci

 

L’impatto della Sclerosi Multipla

La Sclerosi Multipla è una malattia neurologica che esordisce in prevalenza nell’età giovanile adulta (tra i 20 e i 40 anni) e ha un decorso variabile e spesso progressivamente invalidante. La storia naturale della malattia non è però costante: i sintomi di esordio possono presentarsi singolarmente o in associazione, in forma lieve o acuta, per poi regredire totalmente oppure solo parzialmente. Normalmente, a distanza di tempo variabile, si verificano fasi di riacutizzazione con le più svariate associazioni di sintomi: i più ricorrenti rimangono quelli iniziali, ma accanto a questi compaiono altri disturbi. Le misure più utilizzate per valutare l’impatto della malattia si concentrano sulla disabilità causata dal danno neurologico. È ormai accertato che esistano difficoltà cognitive tipiche della Sclerosi Multipla: come affermato da Dawn Langdon del Dipartimento di Neuropsicologia dell’Università di Londra, è probabile che il primo aspetto colpito riguardi la velocità di elaborazione delle informazioni da parte del sistema nervoso. A questo si aggiungono i disturbi legati all’ansia, allo stress e alla Depressione, che possono avere effetti marcati sulla disabilità percepita dal Paziente e sulla qualità della vita. Un altro sintomo estremamente importante è la fatica (in termini clinici si parla di Astenia o riduzione della forza muscolare), la sensazione costante di non avere forze, energie e vitalità per compiere le azioni quotidiane.

Per una migliore qualità della vita

Una ricerca condotta in collaborazione con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha coinvolto un gruppo di Pazienti affetti dalla malattia, cui è stata insegnata la pratica meditativa di Benson. Ai Pazienti è stato poi somministrato il test POMS (Profile of Mood States), che misura 6 fattori e altrettanti stati dell’umore: Tensione-Ansia, Depressione-Avvilimento, Aggressività-Rabbia, Vigore- Attività, Stanchezza-Indolenza, Confusione-Sconcerto. I Pazienti dovevano valutare l’intensità con la quale hanno percepito quel particolare stato dell’umore: i risultati hanno messo in evidenza, dopo l’applicazione delle tecniche di Meditazione, un miglioramento di tutte le dimensioni misurate dal test. In particolare, i Pazienti hanno dichiarato un abbassamento dello stato di Tensione/Ansia, della Depressione e dell’Aggressività. Nonostante la dimensione della Stanchezza/Indolenza (sintomo primario della Sclerosi Multipla) sia rimasta invariata, è stato allo stesso tempo registrato un miglioramento della dimensione Vigore/Attività (i Pazienti avevano la sensazione di avere più forze ed energie) e una riduzione della sensazione di Confusione/Sconcerto.


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