Autore: Dott.ssa Sabrina Mainardi

La tecnica del Massaggio unita all’Aromaterapia produce un effetto benefico di sinergia grazie alla interazione tra stimoli sensoriali e recettori corporei

L’arte del Massaggio ha origini molto antiche ed era diffusa in tutte le civiltà. Lo dimostra il fatto che la parola “massaggio” sembra avere origine da diverse lingue: dall’arabo “mass”, che significa “toccare delicatamente”, al greco “massein”, che significa “impastare”, fino all’ebraico “mashech”, che significa “tastare”.

Un gesto intuitivo e spontaneo

Il Massaggio è probabilmente nato da un semplice gesto consolatore, come quando spontaneamente appoggiamo la nostra mano su una parte del corpo colpita da un oggetto o dopo una caduta. Un gesto intuitivo e spontaneo per portare sollievo, frizionando la pelle nella parte dolorante, così da attivare lo strato più profondo della pelle, il derma, che contiene moltissimi recettori nervosi: ogni centimetro quadrato della nostra pelle ne possiede ben 130; sono i recettori tattili, che danno sensazioni di freddo, caldo, tatto, variazione di pressione, e i nocicettori, che sono i recettori specifici del dolore.

L’uso degli oli essenziali...

Ugualmente, l’Aromaterapia ha anch’essa origini molto antiche e per l’estrazione degli oli essenziali si usavano anche tecniche raffinate, come lo ”attar”, sviluppato in India, ma usato largamente anche dagli Arabi; sono stati scoperti alambicchi per la produzione di attar risalenti al 3000 a.C. “Attar” nella lingua indoariana, significa “fumo, vento, fragranza”. Altre tecniche erano la spremitura o pressione, per i materiali vegetali come limone, arancio e bergamotto, oppure la distillazione in corrente di vapore, come per lavanda e cannella; mentre tutti gli oli a base resinosa, come mirra e incenso, erano lavorati con solventi naturali.

...e di piante e resine

Nelle civiltà antiche si studiò l’utilizzo di piante, resine e oli aromatici per applicazioni mediche e per disinfettare gli ambienti. Esiste un’ampia e interessante letteratura dell’antica Scuola Vedica, risalente al 2000 a.C., che riguarda l’uso di più di 700 sostanze, tra cui Cannella, Incenso, Zenzero, Mirra, Legno di Sandalo e tantissime altre. Se inizialmente tali sostanze erano usate come profumi e unguenti, negli anni sono diventate medicamenti nella Medicina ayurvedica.

Dall’antichità ai giorni nostri

Nelle loro rotte, i mercanti fenici esportarono oli e resine nella penisola araba e in tutto il mediterraneo, diffondendone così le tecniche di distillazione ed estrazione. Dopo un periodo di oblio, la riscoperta degli oli essenziali viene accreditata al Medico filosofo Avicenna, vissuto intorno al 1000 d.C.
Nel Rinascimento, i Legni di Pino, Cedro e Cipresso, contenenti resine aromatiche, entrarono a far parte della farmacopea, principalmente come forma di prevenzione contro le pandemie, fumigando l’interno delle case e le strade.
Arrivando alla fine del 1800, saranno le industrie di distillazione e profumiere della zona di Grasse in Francia a realizzare una rivoluzione nell’estrazione di migliaia di specie botaniche, la produzione delle relative essenze e la creazione di acque profumate. Sarà proprio coniato da un chimico francese, Rene- Maurice Gattefossé, nel 1928, il termine “aromaterapia”, dopo aver sperimentato l’efficacia della lavanda per la guarigione di un’ustione alla mano, avvenuta nel laboratorio di profumeria della famiglia. Qualche anno dopo, nel 1964, il dott. Jean Valnét ha pubblicato il trattato “Aromatheapie”, con un programma di trattamento con oli essenziali per Disturbi medici e psichiatrici.

Massaggio e Aromaterapia

Vi sarà certo capitato di toccare una pianta di lavanda e spontaneamente portare le mani al naso, in quel momento ne abbiamo di sicuro sentito il piacere; oppure cogliendo il basilico per cucinare, o il rosmarino, o tagliando un limone, abbiamo percepito il loro aroma sulle mani. L’Aromaterapia è quindi probabilmente nata in modo intuitivo.
Così, la nonna mi diceva di strofinare i denti con la foglia di salvia, per igiene e alito profumato, o metteva delle foglie o la buccia di limone e arancia sulla cucina economica per profumare la casa.
Anche l’associazione del Massaggio all’Aromaterapia ha origine molto antiche: già Ippocrate raccomandava un massaggio giornaliero con olio. Il beneficio sinergico delle due tecniche si esprime grazie alla interazione tra i sensi e i recettori corporei. Massaggiare utilizzando oli essenziali, non deve far pensare a un solo piacere olfattivo, perché gli oli attraverso l’epidermide vengono assorbiti e trasportati in tutto il corpo, interagendo direttamente con organi e sistemi in modo olistico.


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