Avere il naso chiuso, non poter sentire bene gli odori con una diminuzione dell’olfatto, riscontrare uno scolo di muco dal naso, o una sua discesa nella gola, costituiscono, tutti insieme, i sintomi di un gruppo di malattie indicate con il termine molto generico di Rinite.
Raffreddore e Rinite allergica
La forma più conosciuta è il Raffreddore comune la cui causa è rappresentata da un gruppo di virus facenti parte dell’insieme dei virus simil-influenzali, unitamente all’esposizione ad agenti atmosferici tipicamente invernali.
Tra le Riniti una patologia altrettanto frequente è la Rinite allergica, la causa della sua insorgenza è generalmente da individuare nell’esposizione a sostanze allergizzanti quali la polvere di casa, il noto acaro della polvere “Dermatophagoides pteronissimus” o “pharinae” , o i pollini tra i quali ricordiamo le graminacee, l’erba parietaria, le muffe, l’olivo, il pelo del cane e del gatto ed altri ancora. La Rinite allergica può essere stagionale, nei mesi primaverili, o perenne, presente tutto l’anno, come nel caso di Allergia alla polvere di casa. Il Paziente, oltre al naso chiuso, presenta una starnutazione “a salve” cioè stranutisce ripetutamente, insieme al prurito nasale e al gocciolamento del naso (la cosiddetta Rinorrea sierosa). La cura dei sintomi dell’Allergia nasale è costituita dagli spray a base di cortisone e antistaminico, con un buon controllo della sintomatologia.
Sull’uso dei vaccini per le Allergie le opinioni attuali sono molto discordanti in quanto la loro efficacia è molto controversa.
Rinopatia vasomotoria
Una forma molto comune di ostruzione nasale, e quindi di Rinite, è la cosiddetta Rinopatia vasomotoria. Tale problema si manifesta classicamente con una chiusura del naso nella posizione supina. Il Paziente quindi si accorge del problema la sera, andando a letto, anche per la singolare alternanza del passaggio dell’aria nelle due narici. In questi casi si verifica che, mentre una fossa nasale è libera, l’altra è ostruita, a seconda del decubito assunto a letto: se si sta sul fianco destro, si chiude la fossa nasale destra e si apre la sinistra e viceversa. Grazie a questa descrizione la diagnosi, in assenza di Allergie nasali e quindi con prove allergiche cutanee negative, è molto semplice.
L’intervento ai turbinati nasali
In caso di cronicità del disturbo, la cura prevede attualmente l’effettuazione di un intervento chirurgico in “day surgery” che comporta una riduzione di alcune strutture presenti nel naso, i cosiddetti turbinati nasali. L’intervento endoscopico nasale si effettua con l’utilizzo di piccole sonde e di una telecamera, entrando nel naso e somministrando delle onde radio (radiofrequenze o risonanza quantica molecolare). Il turbinato nasale si rimpicciolisce e il Paziente, nel giro di poche settimane, riprende a respirare dal naso. L’intervento chirurgico è indolore e non prevede anestesia generale per cui, subito dopo l’intervento e nell’arco di qualche ora, il Paziente può riprendere le sue normali attività.
In caso di Poliposi
I Polipi nasali sono una patologia che l’Otorinolaringoiatra ha da sempre curato, sin dai tempi di Ippocrate, con la Chirurgia. Negli ultimi decenni il miglioramento delle tecniche videoendoscopiche ha affinato e migliorato la qualità degli strumenti, consentendo di effettuare interventi più radicali per l’asportazione dei polipi.
L’intervento chirurgico, noto come FESS, dall’acronimo inglese “Functional Endoscopic Sinus Surgery”, deve essere effettuato da Specialisti con adeguata esperienza e formazione chirurgica e in estrema sicurezza perché il naso è confinante con strutture nobili del corpo umano, quali l’occhio e l’encefalo, per cui bisogna essere sicuri che, nell’effettuare l’intervento, non si procurino danni alla vista e al cervello.
Il problema storico della Poliposi nasale è stato da sempre l’elevata frequenza con cui i Polipi si riformano. In passato, quando le tecniche chirurgiche erano meno raffinate, questo succedeva molto spesso, poi il progresso tecnologico dell’endoscopia nasale, con la migliore definizione delle immagini e delle riprese video integrate, laddove necessario, dall’utilizzo di un navigatore, uno strumento che consente di conoscere dove il Chirurgo si sta muovendo con i ferri, ha permesso di ridurre gli insuccessi chirurgici.