Bambini e punture di insetti

Autore: Dott. Giuseppe GullottaDott.ssa Melissa GullottaDott.ssa Graziana Gullotta

Ipersensibilità alle punture

La puntura di ape, vespa e calabrone può determinare due differenti tipi di reazioni:

  • prurito, arrossamento e gonfiore della parte colpita a causa delle sostanze irritanti contenute nel pungiglione;
  • macchie rosse non nella zona dove è stato punto il bambino, comparsa di difficoltà respiratoria, pallore consistente, lingua gonfia (e quindi pericolo di uno shock anafilattico); queste reazioni si verificano dalla seconda volta che il bambino è stato punto e non si manifestano nella zona in cui il piccolo è stato colpito ma, proprio come una reazione allergica, compaiono altrove sotto forma di chiazze rosse; sono dovute a ipersensibilità, una sorta di reazione allergica nei confronti di alcuni componenti del veleno dell’insetto; nelle forme più gravi possono portare a difficoltà respiratoria e shock anafilattico.

Shock anafilattico, riconoscerne i segnali

Lo shock anafilattico è un evento improvviso, una reazione infiammatoria “fulminante” che si può verificare nelle persone allergiche quando entrano in contatto con una sostanza estranea. Le cellule immunitarie rilasciano istamina, sostanza che provoca la dilatazione dei vasi sanguigni e fa precipitare la pressione arteriosa. Questo determina shock anafilattico, abbinato spesso a ostruzione delle vie respiratorie. I primi segnali sono formicolio e senso di calore alla testa e alle estremità. In seguito compaiono, in sequenza:

  • Orticaria
  • rapido gonfiarsi di pelle, mucose e tessuti
  • Rinite
  • difficoltà respiratoria
  • prurito a lingua e palato
  • alterazione della voce
  • Asma
  • vomito
  • diarrea
  • pressione arteriosa bassa
  • tachicardia e aritmia.

Cosa fare in caso di shock?

Questo evento piuttosto pericoloso va subito affrontato con determinazione e soprattutto senza perdere la calma. Occorre chiamare immediatamente il 118 senza lasciare solo il bambino. È importante l’intervento immediato.
Intanto va facilitata la circolazione sanguigna: slacciate i vestiti, tranquillizzate il bimbo e mettetelo in posizione antishock, sdraiato con le gambe più in alto rispetto al corpo. L’adrenalina è il farmaco salvavita in caso di shock anafilattico e i genitori di bimbi allergici alle punture di insetti a rischio dovrebbero averne una fiala sempre con sé (esiste in commercio una fiala pronta per l’uso da iniettare immediatamente nella parte supero-laterale della coscia, anche sopra i vestiti se necessario).
Dopo essere stati istruiti sul suo utilizzo, non si deve esitare a praticare l’iniezione ai primi sintomi di shock anafilattico.


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