Difese immunitarie del neonato, come rinforzarle

Autore: Dott.ssa Gina Ancora

In caso di parto cesareo

È stata valutata la possibilità di attivare in sala operatoria, in situazione di analgesia spinale, una fase precoce di contatto pelle-pelle mamma-bambino, anche in caso di parto con taglio cesareo, se in stato di non urgenza. Tale pratica, possibile e sicura, permette al neonato di attaccarsi precocemente al seno, favorendo così l’instaurarsi di una normale flora batterica intestinale. Evidenze scientifiche non ancora definitive riportano il possibile effetto benefico della cosiddetta “semina” diretta, sulla pelle del neonato, del microbiota vaginale della mamma. Si tratta di inserire, un’ora prima dell’intervento, una garza sterile imbevuta di normale soluzione fisiologica nella vagina materna, se non sono presenti infezioni particolari, e di rimuoverla prima di procedere al taglio, avendo cura di conservandola in un contenitore sterile fino al parto, per poi utilizzarla per tamponare la cute del bambino. Questo procedimento è potenzialmente molto efficace per colonizzare i nati da taglio cesareo con i microbi che avrebbero ricevuto attraverso il parto naturale.

Nutrire il Sistema Immunitario

In gravidanza e in allattamento una dieta sana della mamma è fondamentale per il raggiungimento di una composizione “normale” del latte materno e di un adeguato microbiota intestinale nel bambino, allo stesso modo è importante curare la dieta del bambino dopo il divezzamento; infatti, molte sostanze nutritive possono avere un impatto significativo sull’immunocompetenza, cioè la capacità di produrre anticorpi. Entrando nel dettaglio, risultano particolarmente benefiche le vitamine, ad esempio la vitamina E, presente nelle noci, nei semi e negli spinaci, è un potente antiossidante e un alleato contro le infezioni; le vitamine B6 e B12, di cui sono ricchi pesce, carne, verdure verdi e ceci, aiutano invece la risposta immunitaria agli agenti patogeni. Ancora l’apporto della vitamina D, presente in latticini, uova, frutta a guscio e pesce, aiuta a rinforzare le ossa; infine la vitamina C, assunta quotidianamente attraverso arance, pompelmi, mandarini, fragole, peperoni, spinaci, cavoli e broccoli, è essenziale per una buona salute, poiché il nostro corpo non la produce o non la immagazzina.

Favorire l’immunità adattativa

La seconda modalità per aiutare i bambini appena nati a difendersi dalle malattie, è quella di favorire lo sviluppo della cosiddetta immunità specifica o adattativa che, come dice il nome, serve a proteggerli dalle infezioni in modo più preciso e potente.
Tale risposta nel neonato è assolutamente immatura: il nostro Sistema Immunitario, infatti, impara a difendersi dai nemici esterni man mano che li incontra, ma anche nel bambino più grande e nell’adulto, la preparazione delle “armi” per sconfiggere i batteri “cattivi” richiede tempo. In questo tempo alcuni batteri particolarmente aggressivi possono attaccare pesantemente l’organismo causando gravi lesioni e talvolta anche la morte.
Nel caso di un secondo incontro, invece, poiché il germe è già conosciuto, la risposta sarà molto più rapida, consentendone una pronta eliminazione prima che possa dar luogo alla malattia. Questo è il meccanismo sul quale si basa l’efficacia dei vaccini che, tramite l’iniezione dei batteri inattivi o di una parte di essi, pur incapaci di causare la malattia, sono sufficienti ad attivarne la risposta immunitaria, così da preparare la scorta delle “munizioni” necessarie a combattere la manifestazione dell’eventuale patogeno.
La maggior parte delle vaccinazioni possono essere effettuate, nel neonato, a partire dal 2°- 3° mese di vita, mentre quella per l’Influenza a partire dal 6° mese. È pertanto necessario che alcune vaccinazioni, come quella per la Pertosse e per l’Influenza, vengano somministrate già alla mamma durante l’ultimo trimestre di gravidanza, così da stimolare la produzione dei giusti anticorpi che verranno poi trasmessi al feto attraverso la placenta.
Infine, come dimostrano diversi studi epidemiologici, un’adeguata esposizione dei nostri bambini a germi specifici con cui ci siamo coevoluti, può avere un effetto benefico per la loro salute, stimolando in modo adeguato la reazione del sistema immunitario.
In conclusione, una dieta materna sana, una nascita fisiologica, o che comunque garantisca un contatto pelle-pelle precoce mamma-bambino, il sostegno all’allattamento al seno, le vaccinazioni, la corretta esposizione ad antigeni ambientali e l’assunzione di un corretto e completo apporto vitaminico, sono tutti elementi che possono favorire, nel bambino appena nato, lo sviluppo di un adeguato Sistema Immunitario. 


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