Gravidanza, è importante l’Acido Folico

Autore: Dott. Mauro Stronati

Contenuto in numerosi alimenti, l’Acido Folico è un elemento di fondamentale importanza fin dai primi giorni di gravidanza per il sano sviluppo del neonato

Raccomandata sin dal momento in cui si inizia a programmare una gravidanza, l’assunzione di Acido Folico risulta di fondamentale importanza per la prevenzione delle malformazioni spinali, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale (l’abbozzo embrionale del Sistema Nervoso Centrale) come ad esempio la Spina Bifida.
Ad oggi risulta che solo il 30% delle donne attui la profilassi volontaria con Acido Folico ma questa cifra non risulta sufficiente per la riduzione dell’incidenza delle Patologie neonatali. La Società Italiana di Neonatologia (SIN), durante il recente Congresso Nazionale, ha messo in evidenza la necessità di incentivare l’assunzione di Acido Folico anche attraverso alimenti fortificati. L’assunzione costante da parte delle donne in età fertile di tali alimenti, arricchiti di Acido Folico, permetterebbe di prevenire il 50-70% dei casi di Spina Bifida e degli altri gravi difetti del tubo neurale.

Patologie neonatali

Tra le più importanti e frequenti anomalie congenite del Sistema Nervoso Centrale vi sono i difetti del tubo neurale rappresentati precipuamente da Spina Bifida, Anencefalia ed Encefalocele. Si tratta di gravi quadri patologici che si creano durante lo sviluppo embrionario. Ogni anno, solo in Europa circa 5.000 feti sono affetti da Spina Bifida e, secondo stime dell’Istituto Superiore di Sanità, almeno 200 casi si manifestano in Italia.
Con l’affinarsi delle tecniche ecografiche e dei programmi di sorveglianza prenatale molti di questi casi vengono riconosciuti in utero e considerati per l’interruzione volontaria della gravidanza. Infatti, queste patologie possono essere incompatibili con la vita già in epoca neonatale o estremamente invalidanti poiché portano a esiti cognitivi e neuro-motori negativi come alterazioni della motilità degli arti inferiori, del controllo degli sfinteri, manifestazioni epilettiche, difetti del tono muscolare e neurosensoriali, paralisi cerebrale. Il percorso di cura in epoca neonatale e nelle età successive è estremamente lungo e complesso e richiede la partecipazione di numerose figure professionali, comportando, inoltre, importanti costi assistenziali non solo per il Servizio Sanitario Nazionale ma anche e soprattutto per le famiglie, che pagano un prezzo sociale ed emozionale molto alto. Il rischio di ricorrenza dopo un figlio affetto è del 3-4% e arriva al 10% dopo 2 figli affetti.

 Prevenire con l’Acido Folico

Il fabbisogno giornaliero di Acido Folico si aggira tra i 50 e i 200 microgrammi in base all’età, ma aumenta in gravidanza con valori compresi tra 400 e 800 mcg al giorno.
L’Acido Folico è essenziale per il funzionamento del Sistema Nervoso e per il midollo osseo. È fondamentale che l’embrione abbia a disposizione un adeguato apporto di Acido Folico fin dai primi giorni di gravidanza, periodo in cui inizia la formazione degli organi.
In maniera estremamente pragmatica, nel 1998 negli USA, congiuntamente a programmi di informazione alla popolazione, si è imposta per legge alle industrie alimentari una fortificazione con Acido Folico nella farina alla base di alcuni alimenti molto diffusi nella dieta americana, in particolare quelli a base di cereali. Un recente report dei “Centers for Disease Control and Prevention” ha rilevato che, con queste politiche preventive, dopo 16 anni, i tassi di incidenza dei difetti del tubo neurale si sono ridotti del 35%, con circa 1.300 casi all’anno in meno, senza alcun rilievo di effetti indesiderati riferibili a questa strategia profilattica.


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