Caldo estivo, come affrontarlo?

Autore: Dott. Fernando Perrone

Il grande caldo può avere ricadute negative sul nostro organismo, per prevenirle possiamo adottare semplici accorgimenti

 Per la gran parte di noi il periodo estivo è vissuto come occasione di svago, di spensieratezza, come momento di relax rispetto al tran-tran della vita di tutti i giorni fatta di impegni domestici, di lavoro o di studio. Possiamo dire che la vacanza estiva in qualsiasi posto la si voglia trascorrere offre l’opportunità di ottenere una vera e propria rigenerazione psicofisica, quella spinta giusta per ritornare più motivati alle proprie occupazioni quotidiane avendo smaltito lo stress accumulato nei mesi precedenti.

Quando consultare il Medico

Ma perché la vacanza sia sinonimo di benessere psicofisico va vissuta rispettando il proprio corpo senza cedere ad eccessi, sregolatezza e abusi ma seguendo corretti stili di vita, consigli e suggerimenti giusti per affrontare al meglio i problemi tipici della stagione calda. Ecco allora che nella prospettiva di passare qualche settimana nel luogo di vacanza prescelto (mare, montagna, laghi, visite in città d’arte, in Italia come all’estero) i nostri Pazienti chiedono i più disparati consigli su come comportarsi in caso dovesse capitare loro qualche inconveniente. Si tratta il più delle volte di persone affette da patologie croniche come ad esempio Ipertensione arteriosa, Diabete, Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, Malattie neurodegenerative, Osteoartrosi o problemi psichiatrici, che spesso devono assumere un numero elevato di farmaci al giorno il cui dosaggio deve tenere conto dei cambiamenti ambientali, climatici, alimentari in quanto le capacità di adattamento rispetto ad altre persone sono ridotte e più lente.

Il Sistema di allerta

Prima di dare suggerimenti e consigli personalizzati rispetto alle proprie condizioni di salute occorre sapere come comportarsi proprio di fronte al caldo estivo eccessivo, quel fenomeno noto come “ondate di calore” caratterizzate da un periodo prolungato di condizioni meteorologiche estreme con temperature elevate intorno ai 40° ed associate ad alti valori di umidità insopportabili, da togliere il respiro.
In molte città italiane, da anni il Medico di Medicina Generale è inserito nel Sistema di allerta per le ondate di calore, un circuito di sorveglianza, previsione e allarme che fa capo alla Protezione Civile da cui a cascata l’informazione si dirama alle Prefetture, alle Strutture socio-sanitari, alle Asl e quindi ai Pronto Soccorso, ai Medici del territorio sino ai Medici di famiglia. Questo Sistema di allarme (per esempio a Bologna è attivo dal 18 maggio sino al 15 settembre 2015) consente al Medico di Medicina Generale, come pure alla fitta rete di operatori e volontari, di ricevere con una certa tempestività le informazioni necessarie da trasmettere ai propri Pazienti per poter fronteggiare le ondate di calore e poterne gestire le conseguenze.


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