Autore: Dott. Domenico MinghettiDott.ssa Michela Mancini

La correzione della Deviazione del setto nasale può migliorare la respirazione oltre che l’aspetto estetico del naso 

“Non respiro, avrò il setto nasale storto?, Con l’intervento il mio naso sarà più diritto?” e soprattutto “Se mi opero avrò molto dolore?”. Queste sono solo alcune delle tante delle domande che i Pazienti sofferenti di disturbi respiratori nasali ci pongono ogni giorno nei nostri ambulatori. Proviamo a chiarire alcuni dubbi.

Il setto nasale

È una laminetta mediana interna al naso composta di cartilagine anteriormente e di osso posteriormente, che separa le due cavità nasali. Al loro interno, oltre al setto che le separa, troviamo lateralmente tre strutture ossee ricoperte di mucosa che sono i turbinati (inferiore, medio e superiore).
Ancora più lateralmente, scavati nelle ossa della faccia, si trovano i seni paranasali, che possono ammalarsi in caso di protratta difficoltà respiratoria nasale, ma che non consideriamo in questo articolo.

Perché può essere deviato?

Il setto nasale dovrebbe essere una lamina dritta, ma non di rado lo ritroviamo deviato, in vario modo: può esservi una curvatura uniforme, una forma angolata oppure una dislocazione rispetto alla sua sede corretta.
Le cause dello spostamento del setto nasale dalla sua sede naturale sono molteplici e, tra queste, vi è il parto con schiacciamento del naso. Tra le altre cause sicuramente vi sono traumi nasali occorsi nell’infanzia, che al momento sembravano privi di conseguenze, traumi sportivi e, forse in misura prevalente, traumi della strada.
Infine, il bambino con adenoidi non trattate, che respira continuamente a bocca aperta, può sviluppare una Deviazione del setto nasale per il non corretto accrescimento delle ossa facciali.

Sintomi e complicazioni

I sintomi della Deviazione del setto nasale sono riassumibili essenzialmente in una ostruzione nasale costante monolaterale (cioè sempre dallo stesso lato), più raramente bilaterale, e in una maggiore produzione di muco nasale rispetto alla media, che ostruisce il naso e può scendere anche verso la gola dando sensazione di fastidio e necessità di raschiare la voce e di tossire.
Di frequente l’ostruzione nasale è una della cause rilevanti di russamento e apnee del sonno.

Accertamenti previsti

La diagnosi si basa sull’osservazione delle cavità nasali mediante la Rinoscopia, ovvero l’ispezione delle fosse nasali per mezzo di Rinoscopio. Una volta accertata la Deviazione del setto nasale, e qualora si sospettino altre malattie concomitanti, si possono eseguire altri due esami: se i sintomi (cefalea, dolori facciali costanti o recidivanti) fanno sospettare una Rinosinusite, si esegue una TAC senza contrasto del massiccio facciale, mentre in caso di disturbi irritativi (sternuti, secrezioni acquose nasali), si eseguono Test allergici e Citologia nasale per diagnosticare una Rinite allergica o vasomotoria. Questo sia per stabilire un piano terapeutico a lungo termine, sia per informare il Paziente che non tutto è risolvibile con la Chirurgia. L’unico esame che misura oggettivamente l’ostruzione nasale è la Rinomanometria. Si tratta di un esame non doloroso, in cui il Paziente respira dentro una maschera facciale e vengono misurate le resistenze che il naso oppone al passaggio dell’aria.


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