Dermatite Atopica, un disturbo circolare

Autore: Dott.ssa Rosalba Aiazzi

La Dermatite Atopica è un disturbo che colpisce bambini e adolescenti ed è caratterizzato da una componente psicosomatica 

Di tutti gli organi di senso la pelle è senza dubbio l’organo più vitale: si può vivere privi di vista, udito, olfatto, gusto; ma senza l’integrità della maggior parte della pelle non si può sopravvivere. La cute ha una superficie e un peso superiori a qualsiasi altro organo di senso; è popolata da una vastità di recettori e rappresenta un sistema di più organi di senso: tatto, pressione, dolore e calore. La sua comparsa si colloca prima di qualsiasi altro sistema sensoriale, verso la fine del secondo mese di gestazione, precedendo nell’ordine i sistemi olfattivo e gustativo e i sistemi auditivo e visivo, a conferma della legge biologica per la quale, più una funzione è precoce, più è probabile che essa sia fondamentale.

Non solo organo di senso

La pelle non è solo un organo di senso, essa è coinvolta attivamente in numerose altre funzioni biologiche: la pelle respira, secerne, mantiene il tono, stimola la respirazione, la circolazione, la digestione, l’escrezione, la riproduzione; partecipa al metabolismo.
La pelle pertanto rappresenta un organo di senso denso di contraddizioni e paradossi. Essa rappresenta la superficie, la barriera protettiva dalle perturbazioni di origine esterna, ma allo stesso tempo è la tela sulla quale si rappresentano i contenuti più profondi del corpo e dell’anima. E’ dal colore della pelle che si palesano al mondo esterno stati di salute o di malessere; e sono sempre le sfumature cromatiche della pelle, che svelano le intenzioni dell’anima: i rossi della rabbia e della vergogna, il bianco della paura.

Un mezzo di scambio

Oltre ad essere frontiera e involucro, la pelle è il luogo e il mezzo primario di scambio con gli altri. Lo stimolo tattile è di particolare importanza nei primi anni di vita del bambino: un’adeguata stimolazione tattile nella prima infanzia favorisce una migliore risposta immunitaria, superiori capacità di apprendimento, migliori abilità di lettura e memoria. Numerosi studi etologici e antropologici dimostrano come le stimolazioni tattili precoci e prolungate giochino un ruolo fondamentale in relazione allo sviluppo sensoriale, cognitivo, neurologico, e persino fisico. Tali stimolazioni alla nascita favoriscono attività quali la respirazione, l’escrezione, le difese immunitarie, la vigilanza, successivamente facilitano atteggiamenti di socievolezza, fiducia, senso di sicurezza. L’esperienza tattile inoltre è l’esperienza primaria attraverso la quale il neonato inizia a costruirsi un’immagine di sé e del mondo circostante. E’ attraverso la pelle che il neonato riceve i primi messaggi di rassicurazione e gratificazione. Essa risulta indispensabile al fine di delineare il confine tra il sé e il non-sé, tra il corpo e l’ambiente. Il tatto media l’insieme delle percezioni di differenza di temperatura, di struttura, di umidità, i lievi mutamenti delle sensazioni e pressioni vibratorie e cinestesiche; tali differenze percepite contribuiscono gradualmente a creare livelli graduali di separatezza e distacco tra il neonato e l’ambiente fisico e relazionale che lo circonda.

Dermatite Atopica, un disturbo circolare

Tra le patologie della pelle la Dermatite Atopica, è la più controversa, complessa e insidiosa. Attualmente definita Eczema costituzionale, è una patologia infiammatoria della cute caratterizzata da un decorso cronicorecidivante e dalla presenza costante o intermittente del sintomo del prurito. L’esordio si colloca nella maggioranza dei casi entro i primi cinque anni di vita, la prevalenza è stimata intorno al 10-20% della popolazione pediatrica: nel 50% dei casi si risolve con la pubertà, solo il 3% della popolazione adulta ne è affetto.
La localizzazione della Dermatite Atopica si presenta in sedi tipiche a seconda dell’età: nel lattante le zone interessate sono il cuoio capelluto, le guance, braccia e gambe; nel bambino: il collo, le palpebre, le pieghe dei gomiti e delle ginocchia, polsi e caviglie; nell’adolescente: gli occhi, la bocca, il collo, le regioni flessorie di gambe e braccia, il palmo delle mani e le piante dei piedi.
Le lesioni eczematose sono accompagnate dal sintomo del prurito, elemento centrale nella patologia. Le cause della patologia sono ad oggi sconosciute e la letteratura scientifica concorda sul definire la DA, una patologia multifattoriale. La predisposizione genetica rappresenta l’elemento centrale e fattori ambientali, psicologici, allergeni alimentari/inalanti e allergeni da contatto, costituiscono gli elementi scatenanti, ma è fondamentale il ruolo della disfunzione della barriera cutanea. La Barriera Cutanea dei Pazienti affetti da Dermatite Atopica è estremamente porosa, cosicché la pelle non riesce a trattenere l’acqua necessaria per essere sufficientemente idratata e non è adeguatamente attrezzata per proteggersi dall’aggressione degli agenti esterni irritanti. E’ per questo che la cute dei Pazienti atopici appare più secca, sensibile e reattiva. Nel 60% dei casi si trovano aumentati livelli di IgE (immunoglobuline E) totali e specifiche verso allergeni, sia inalanti sia alimentari.
Anche l’evoluzione della Dermatite Atopica è controversa e complessa. In circa la metà dei casi si risolve spontaneamente entro la pubertà; si tratta spesso delle forme più lievi e meno aggressive. In altri casi, sulla base dell’influenza di fattori genetici e ambientali, le forme di Dermatite Atopica di entità severa ad insorgenza precoce, progrediscono nel tempo in quadri clinici severi, di differenti forme di allergie: Asma, Allergia alimentare o Rinite allergica. I sintomi clinici possono perdurare nel tempo o andare incontro a remissione spontanea. A tal proposito risulta di fondamentale importanza adottare efficaci misure di prevenzione.


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