
I disturbi olfatto-gustativi
I disordini di Gusto ed Olfatto sono storicamente difficili da diagnosticare e da trattare. Queste condizioni insorgono per molte ragioni: possono essere primitive oppure secondarie ad altre patologie. La loro reale incidenza non è facilmente calcolabile anche perché le persone tendono a non riferire il disturbo, a sottovalutarlo. I più frequenti sono i disturbi dell’Olfatto: si stima che ne soffrano almeno una persona su venti sotto i 65 anni e più del 50% della popolazione anziana. Premesso che le differenze di sensibilità normalmente esistenti tra un individuo e l’altro risultano considerevoli, esistono persone che non sono in grado di avvertire alcun odore o alcun sapore: questa condizione, peraltro infrequente, è nota con il nome di Anosmia- Ageusia. Una ridotta percezione olfatto-gustativa rispetto ai valori normali è invece di maggior riscontro e viene definita Iposmia-Ipogeusia. Il termine Disgeusia-Disosmia viene utilizzato per indicare una percezione distorta, alterata, che non è corrispondente allo stimolo proposto.
Quali sono le cause
Queste alterazioni della percezione sensoriale possono essere riconducibili a molteplici cause, sia congenite (molto rare) che acquisite. Tra queste sono da annoverare fattori patogeni agenti sul naso e sulle cavità paranasali (Raffreddore comune, Riniti allergiche, Sinusiti, inalazione di vapori tossici), sul cavo orale (Glossiti infiammatorie, abuso di tabacco e caffè, antibiotici, colluttori aggressivi, ecc.), Xerostomia (bocca secca), situazioni carenziali (ferro, vitamina A) ma anche alterazioni del metabolismo, Malattie neuroendocrine, Malattie infettive, Traumi cranici, Tumori, Patologie infiammatorie e degenerative del sistema nervoso, effetti collaterali di alcuni farmaci, esiti chirurgici di pregressi interventi nasali od orofaringei. Poi c’è il trascorrere del tempo: l’invecchiamento è il peggior nemico degli organi di senso.
Quando e come si manifestano
Possiamo perdere l’Olfatto e il Gusto per un breve periodo a causa di un semplice Raffreddore, in caso di Rinite allergica, di Rinosinusite o per la presenza di Polipi nasali. La perdita definitiva compare, di solito, dopo un episodio virale apparentemente banale, come un’Influenza, in cui il virus attacca direttamente i sensori olfattivi. In questo caso, superata la fase acuta, l’Olfatto potrebbe non riapparire più. Un’altra importante causa di perdita definitiva è il trauma cranico, anche quando non è molto violento. Il fumo di sigaretta, l’uso di cocaina e l’assunzione di alcuni tipi di farmaci possono temporaneamente compromettere la capacità olfattogustativa. Qualche volta il problema ha origine psichica e può essere un segno precoce di Schizofrenia e di Sindrome da stress post traumatico. La mancanza di Olfatto può anche essere un indice precoce del Decadimento cognitivo. Le cause più comuni di Anosmia (e conseguentemente di Disgeusia-Ageusia) comprendono, infatti, Malattie neurologiche degenerative come l’Alzheimer e il Parkinson, o anche infiammatorie, come la Sclerosi multipla.
L’Epilessia e l’Emicrania sono ritenute responsabili di allucinazioni olfatto-gustative o, più in generale, di alterazioni qualitative della percezione.
Non dobbiamo trascurare poi fattori come sesso ed età. È nota la correlazione con gli ormoni sessuali femminili: le abitudini gustative e le preferenze alimentari mostrano una discreta variabilità durante il ciclo mestruale; basta pensare ai cambiamenti di gusto in gravidanza, alle cosiddette “voglie” (che peraltro hanno una forte componente psichica). Ed ancora: il calo fisiologico specialmente dell’Olfatto può colpire le donne dopo la menopausa. La ridotta efficienza nella percezione degli odori e dei sapori viene largamente sottovalutata tra gli anziani che ne sono inconsapevolmente colpiti, con conseguenti rischi domestici e deterioramento progressivo dello stato nutrizionale.