Autore: Dott. Aldo Nobili

 

Un problema multifattoriale

Il più delle volte solo un approccio d’équipe permette di risolvere casi di questo tipo, in quanto diverse sono le branche mediche coinvolte. Si tratta infatti di disturbi multifattoriali sia per quanto riguarda l’origine che per gli elementi scatenanti o aggravanti; risulta infatti abbastanza comune l’evenienza di un’alterazione di funzione articolare mandibolare dovuta a cattivo contatto dei denti che peggiora in conseguenza dello spasmo muscolare, dovuto ad un carico non equilibrato e simmetrico, e che infine si aggrava quando fattori psicologici (stress e tensione emotiva) determinano un’eccessiva attività dei muscoli e delle articolazioni che “lavorano male”. Inoltre, l’influenza reciproca dei vari compartimenti anatomici del corpo umano è tale che uno squilibrio a carico del distretto cranio-mandibolare può ripercuotersi sui muscoli del tronco e del bacino, facendo sì che problemi di postura possano determinare alterazioni del funzionamento mandibolare o viceversa esserne influenzati a loro volta.

Come intervenire

Si comprende pertanto come nella maggioranza dei casi sia necessaria la collaborazione di più Specialisti: l’Odontoiatra-Gnatologo, lo Specialista dell’occlusione dentale, dovrà prendersi cura del reciproco rapporto di tutti i denti, che può essere modificato mediante placche, protesi o apparecchi ortodontici; il Fisiatra dovrà trattare la patologia muscolo-articolare, sia primitiva che secondaria; lo Psicologo dovrà affrontare gli eventuali problemi legati alla sfera emotiva; il Neurologo dovrà escludere nevralgie di altra natura ed infine il Chirurgo maxillo-facciale dovrà intervenire nei casi più gravi che non rispondono agli altri tipi di terapia.

 


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