Autore: Dott. Luca Giannella

Per combattere le infezioni vaginali è opportuno riconoscerne tempestivamente i sintomi

 

La flora batterica vaginale di una donna sana in età riproduttiva è composta da numerose specie di microorganismi, la cui funzione è quella di preservare il delicato equilibrio presente nella flora stessa e proteggerla da Infezioni virali, batteriche e fungine. Nella flora stessa sono presenti microrganismi di tipo aerobico (che si sviluppano in presenza di ossigeno), di tipo facoltativo (che possono crescere in presenza o assenza di ossigeno), così come, e in maggiore misura, le specie anaerobiche obbligate, cioè organismi che non sono in grado di sopravvivere in presenza delle abituali concentrazioni atmosferiche di ossigeno.

Alterazioni dell’ecosistema

Il delicato equilibrio che si instaura tra batteri e ospite, con il quale vivono in simbiosi, è suscettibile a continue variazioni del micro ambiente vaginale. Nell’ecosistema vaginale alcuni microorganismi producono sostanze difensive, come l’acido lattico o il perossido di idrogeno, che rendono il pH vaginale acido, con valori di normalità attorno a 4/4.5. Qualsiasi cambiamento in grado di alterare l’ecosistema vaginale porta alla proliferazione di alcune specie di microorganismi che possono generare un’infezione. La Menopausa, per esempio, quando non supportata dalla terapia ormonale sostitutiva, provoca una diminuzione dei lattobacilli, con un innalzamento del pH vaginale, condizione favorente alcuni tipi di infezioni. Le terapie mediche con antibiotici ad ampio spettro d’azione, o le stesse mestruazioni, rappresentano condizioni che possono favorire la crescita di alcune specie batteriche patogene.

Infiammazione acuta

La Vaginite è un’infiammazione acuta o cronica della vagina, provocata da batteri che causano perdite vaginali anormali (leucorrea) associate a prurito, irritazione e bruciore vulvare. Questa condizione rappresenta la causa più frequente di consultazione ginecologica da parte delle donne negli Stati Uniti. Le principali cause della leucorrea sintomatica sono rappresentate dalla Vaginosi Batterica, dalla Candidiasi e dalla Tricomoniasi.
Dal 7% al 70% delle donne con leucorrea non riceverà una diagnosi certa e definitiva. In questi casi, dove un’infezione identificabile è assente, si ritiene opportuno non somministrare alcuna terapia. Di cruciale importanza durante la valutazione ginecologica è ricostruire “la storia” delle precedenti infezioni vaginali e del loro trattamento, riferire al Medico Ginecologo la durata dei sintomi, se si sono utilizzate preparazioni “da banco” a livello vaginale e fornirgli informazioni relative alla regolarità del proprio ciclo mestruale e alla propria vita sessuale.


Pagina precedente 1/2 Pagina successiva »