Autore: Dott. Antonio Corti

Le finalità di un intervento di correzione del naso possono includere sia il miglioramento della respirazione che il riequilibrio dell’estetica del viso

Nell’ambito della Chirurgia estetica uno degli interventi più richiesti è certamente la Rinoplastica che prevede la correzione della forma del naso, con l’obiettivo di ottenere un miglioramento estetico complessivo del viso. Oggi è infatti possibile modificare le caratteristiche di un naso che non ci piace o che in molti casi crea anche problemi respiratori più o meno importanti e, con un solo intervento, possiamo risolvere entrambe le cose. Si parla pertanto di Rinoplastica estetico-funzionale e il termine “funzionale” apre il discorso delle cause che possono determinare il difetto respiratorio. La più frequente è rappresentata dalle deviazioni del setto nasale spesso associata ad Ipertrofia dei turbinati (strutture presenti sulle pareti laterali all’interno del naso che svolgono importanti funzioni di condizionamento dell’aria inspirata) oppure a polipi, soprattutto in soggetti allergici o intolleranti a sostanze alimentari e non solo. L’intervento di correzione in questo caso è la Rinosettoplastica.

La prima tappa

Prima di programmare un intervento chirurgico di correzione del naso si deve effettuare un’accurata visita, dove nulla deve essere trascurato: dallo studio della respirazione alla valutazione della documentazione endoscopica (meglio se fotografata con fibre ottiche) e, quando necessario, anche della TAC del massiccio facciale, soprattutto in caso di pregressi traumi o in presenza di episodi di Sinusite. Infine, e molto più raramente, se dovesse risultare dalla storia clinica che il Paziente è russatore, può essere programmata una polisonnografia notturna.

Valutare le soluzioni

Se il naso funziona bene, si tratterà di valutare insieme al Chirurgo, le soluzioni migliori per ottenere le correzioni desiderate e più adatte al viso. In questo potrebbe anche essere di aiuto un programma computerizzato di modifica delle immagini fotografiche precedentemente scattate, non perché rappresentino la promessa di un risultato (sarebbe troppo semplice e ingannevole), ma perché il Medico possa meglio capire quali siano le motivazioni, il disagio e gli obiettivi del Paziente e, quindi, possa essere preparato un programma chirurgico per avvicinarvisi il più possibile.


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