Negli ultimi anni si è osservato un aumento delle Malattie infiammatorie delle alte e basse vie respiratorie che tendono a ripresentarsi, per l’allungamento della vita media e l’aumento dei fattori predisponenti e di rischio. Le polveri sottili (o particolato) presenti nell’atmosfera e prodotte da riscaldamento, impianti industriali, inceneritori e traffico, penetrano nelle vie respiratorie alte e basse generando alterazioni quali il danneggiamento del meccanismo di eliminazione del muco, l’inibizione dell’azione delle cosiddette “cellule spazzino” (i macrofagi) e la trasformazione delle ghiandole secretorie e di quelle sottomucose che rivestono le vie respiratorie. È inoltre da ricordare il ruolo del fumo negli ambienti confinati e l’esposizione professionale a sostanze dannose, come la polvere di cotone e di silicio, che sono responsabili dell’insorgenza di infiammazioni delle vie respiratorie. Si è infine ultimamente rilevato un incremento degli allergeni e delle conseguenti Allergie correlate come ulteriore fattore predisponente le Infezioni delle vie respiratorie.
Cure termali con acque solfuree
L’Italia è ricca di diverse acquee minerali-termali (solfuree, solfuree-salso-bromo-iodiche, salso-solfato-alcaline, salso-bromo-iodiche, arsenicali, ecc.) utilizzate per scopi e con indicazioni differenti. Tra le acque più impiegate per le Malattie delle vie respiratorie vi sono quelle solfuree, contenenti zolfo in diversa concentrazione e composizione. Queste acque hanno una riconosciuta azione idratante, antisettica, batteriostatica, decongestionante, mucolitica, mucoregolatrice, immunostimolante e antinfiammatoria. Le acquee solfuree determinano un aumento della permeabilità capillare con miglioramento del trofismo e delle condizioni di umidificazione delle mucose. Lo zolfo produce inoltre una riduzione della viscosità del muco, inducendo una fluidificazione delle secrezioni. Le acque solfuree agiscono anche stimolando la motilità delle ciglia vibratili dell’epitelio respiratorio, che in modo paragonabile al movimento di una scopa, tenta di eliminare il muco con le impurità in esso intrappolate. Tali acque stimolano anche il sistema funzionale dell’organismo deputato alla riduzione della produzione di interleuchine, tra i mediatori dell’infiammazione, da parte dei linfociti T. Infine, lo zolfo favorisce un incremento della produzione delle immunoglobuline, e in particolar modo delle IgA presenti nelle secrezioni (muco, saliva, ecc), che costituiscono una vera barriera che le mucose oppongono agli agenti infettivi.
I trattamenti inalatori
Le Cure termali hanno come scopo di immettere nell’organismo, attraverso le vie respiratorie, acque mineralitermali e i gas in esse disciolti utilizzando apparecchiature (inalatori, aerosol, docce nasali, irrigazione nasale, “humage”, inalazione caldo-umida, nebulizzazione, insufflazioni endotimpanica) che sfruttano la proprietà di un liquido di essere separato in goccioline più o meno piccole, tali che possono essere inalate. Le particelle più voluminose e più pesanti si fermano nelle vie aeree superiori (naso e cavo orale), mentre quelle più piccole e leggere (aerosol) possono penetrare nelle vie respiratorie inferiori fino ai bronchioli più piccoli. La più classica delle associazioni terapeutiche termali è rappresentata dalla sequenza inalazione per le vie respiratorie superiori e aerosol per le vie respiratorie inferiori.
La Terapia termale inalatoria è però controindicata in presenza di affezioni acute, riacutizzazione di malattie croniche a carico delle vie respiratorie, Insufficienza respiratoria acuta e grave Insufficienza respiratoria cronica.
Se l’orecchio è infiammato
Tra le malattie delle vie respiratorie che possono essere trattate con le Cure termali troviamo l’Otite media secretiva, od Otite catarrale, un processo infiammatorio dell’orecchio medio caratterizzato dalla presenza di un accumulo di muco denso, solitamente accumulatosi a causa di una disfunzione della tuba di Eustachio, il canale che permette la ventilazione e il ricambio d’aria dell’orecchio. Colpisce più frequentemente i bambini e rappresenta la prima causa di riduzione dell’udito nell’infanzia.
La terapia può essere farmacologia, chirurgica o termale. Le Cure termali, con le insufflazioni tubariche dell’acqua sulfurea, consentono il completo ripristino della funzione uditiva per la dissoluzione del ristagno di muco, e la ripresa della funzione di ventilazione dell’orecchio della tuba di Eustachio. Un Medico specialista con un apposito strumento insuffla gas solfureo a 0,5-1 atmosfera nell’orecchio medio per 1-2 minuti. L’idrogeno solforato ha un’azione decongestionante, antinfiammatoria, fluidificante, antisettica, aumenta le IgA secretorie e i poteri di difesa locale.