Le apparecchiature utilizzate
ND yag, Alexandrite, Laser a diodo e Luci pulsate sono alcune delle macchine utilizzate per la depilazione permanente che hanno subìto dei cambiamenti e delle innovazioni che consentono oggi di ottenere risultati di alta qualità, scevri di effetti collaterali ma sempre e comunque con il carattere della transitorietà. Personalmente ho utilizzato varie apparecchiature, e con alterne soddisfazioni, ma ad oggi quella con cui mi sono trovato meglio è L’IPL ovvero la Luce Pulsata Intensa di ultima generazione che abbina potenza, versatilità e risultati. Questa macchina, molto potente, mi permette di trattare ampie zone del corpo riscaldando, e quindi danneggiando, i follicoli piliferi in maniera progressiva, proteggendo però contemporaneamente l’epidermide grazie al raffreddamento del manipolo. Quest’ ultimo aspetto, unitamente all’erogazione progressiva e sequenziale degli spot, permette il raggiungimento di risultati di altissima qualità. Un’altra caratteristica è quella di poter trattare tutti i tipi di pelle, anche i fototipi più scuri grazie alle lunghezze d’onda utilizzate.
Il trattamento
Prima del trattamento viene sempre eseguita una minuziosa visita per effettuare un completo checkup della pelle ma soprattutto per spiegare al Paziente quali risultati si possono ottenere e in quanto tempo. Età, sesso, colore dei peli e della pelle, zone trattate, sono alcuni degli aspetti che possono far variare i risultati dallo standard. I peli bianchi, ad esempio, non daranno alcun risultato, quelli molto chiari faranno fatica ad essere eliminati, le pelli molto abbronzate o di colore necessiteranno di più sedute, quelle chiare con i peli molto scuri il contrario. Anche le zone da trattare influenzeranno i risultati: inguine, ascelle e gambe, per le caratteristiche dei peli e dell’influenza ormonale, saranno meno problematiche del viso nelle donne o del petto e della schiena nei Pazienti uomini molto giovani. Nelle donne affette da problematiche ormonali di varia natura, che portano ad un aumentato ricambio cellulare e ad un periodo di remissione, ci sarà la necessità di effettuare delle sedute di mantenimento più ravvicinate.
Occorrono indicativamente dalle due alle cinque sedute che vanno intervallate di un mese l’una dall’altra; sono poi necessarie sedute di mantenimento da effettuare tra i sei mesi e i tre anni. Sul viso o nelle pazienti affette da un coinvolgimento ormonale più importante logicamente questi numeri aumenteranno.