Musicoterapia, un aiuto per la mamma in attesa

Autore: Lorena Guerra

Stimoli sonori, ritmi e melodie

In un setting accogliente, caratterizzato da un clima di disponibilità all’ascolto ed empatia da parte del Terapista, si proporranno momenti dedicati all’uso di strumenti musicali appartenenti allo strumentario Orff. Si tratta di strumenti a percussione, ritmici e melodici, molto semplici nell’utilizzo anche senza conoscenze musicali specifiche. La futura mamma sarà invitata a sperimentare anzitutto le timbriche dei diversi strumenti e porsi in ascolto dei movimenti fetali ad esse associati. Poi potrà generare sequenze ritmiche o improvvisare semplici melodie su metallofoni o sul pianoforte creando una sorta di dialogo suono-movimento con il feto stesso. Lo scopo è quello di eseguire stimoli sonori, ritmi e melodie ponendosi in ascolto dei movimenti fetali, sintonizzandosi con il piccolo, così da poter iniziare a capire quali sono le sonorità predilette attraverso un intimo gioco del conoscersi e riconoscersi.

Il canto della mamma

La vocalità materna e il canto prenatale di ninne nanne e piccoli brani, a cui potrà prendere parte anche il papà avvicinandosi al pancione, favorirà nel bambino la preparazione della sua rete neuronica, al fine di registrare il più possibile le tracce delle esperienze fetali, future basi del percorso relazionale umano che il bambino dovrà intraprendere dopo la sua nascita. A questo proposito una madre serena e positiva avrà modo di trasmettere al feto onde sonore che non si deformeranno incontrando masse muscolari rigide e ipertese.
Inoltre, come è noto, le emozioni di paura, rabbia, tristezza o, al contrario, gioia e piacere psico-fisico determineranno non solo stati di maggior o minor tensione muscolare ma, a livello endocrino, stimoleranno le ghiandole preposte a secernere sostanze quali adrenalina, acetilcolina, endorfine che giungeranno al feto attraverso il cordone ombelicale. Ecco perché sia l’ascolto musicale che il canto offrono alla madre la possibilità di ritagliarsi una “coccola sonora” in grado di donare a sé stessa quella serenità e distensione di cui anche il feto beneficerà.
Per di più la frequenza vibratoria della voce materna, stimolando il caldo e avvolgente liquido amniotico, darà vita ad un vero e proprio massaggio sonoro per il feto che al contempo oscillerà grazie al movimento materno. Questa “prima danza” verrà riproposta dopo la nascita, quando è consigliabile cullare tra le braccia il proprio piccolo, intonando le stesse melodie che lo avevano accompagnato nei nove mesi di vita prenatale. Questo tenderà a placare i momenti di pianto e sarà utile per facilitare l’addormentamento. Il bambino ritroverà infatti, in questo suono-movimento, quella sensazione di protezione e calma sperimentato, seppur in maniera più ovattata, nel grembo-sonoro.

Movimento dolce sulla musica

Altra importante attività, in Musicoterapia prenatale, risulta essere il movimento dolce sulla musica che aiuterà la futura mamma a prendere maggiore confidenza con ogni distretto del suo corpo, migliorando la circolazione sanguigna delle gambe, aumentando la flessibilità, il livello di energia, donando distensione a sé stessa e offrendo indirettamente al feto una sorta di massaggio.

Ascolto e respirazione

Durante la gravidanza il Terapista potrà anche proporre l’ascolto di musiche, appositamente selezionate, associato al corretto apprendimento delle tecniche di respirazione diaframmatica. Tale respirazione, infatti, garantisce alla donna un’adeguata ossigenazione del sangue e quindi di tutti i tessuti dell’organismo generando una sensazione di ritrovato benessere.
Inoltre, un adeguato allenamento preventivo del muscolo diaframmatico consente di mantenere una buona dilatazione dello stesso e una corretta respirazione anche nelle fasi finali della gravidanza.
In questo frangente il Terapista potrà invitare la gestante ad una selezione di “Musiche del cuore”, da utilizzare durante tali esercizi quotidiani, poiché queste saranno in grado di evocare ricordi, emozioni, vissuti, sensazioni e immagini positive. Una volta confezionata la propria play list di “musiche del cuore”, la gestante potrà riascoltarla durante il travaglio in associazione alla corretta respirazione, soprattutto nella prima fase dello stesso, per cercare di mantenere un certo grado di distensione e affrontare questo passaggio nel modo migliore per averne poi un ricordo positivo.