Crampo, il nemico dello sportivo

Autore: Dott. Mario Caratozzolo

Attività fisica e perdita di sali minerali

Durante l’attività fisica, il fabbisogno di potassio aumenta perché si devono reintegrare le perdite dovute al rilascio di sudore, ma se analizziamo la concentrazione di elettroliti del sudore si può notare come la quantità di potassio presente è molto bassa. Infatti, la sua eliminazione avviene per il 90% tramite le urine, per il 10% tramite le feci e solo una minima parte tramite la sudorazione.
Alcuni studi condotti su sportivi dimostrano che il rischio di Crampi muscolari sia più associato a una condizione di disidratazione (causata ad esempio dalla lunga durata di una partita o di un allenamento) con conseguente perdita di sodio in eccesso. Una carenza di sodio, al pari della carenza di potassio, può infatti causare Crampi violenti oltre ad una serie di conseguenze patologiche quali ipotensione, nausea, collasso, capogiri e debolezza.
Bisogna tuttavia ricordare che il meccanismo d’insorgenza dei Crampi non è ancora molto chiaro e può comprendere diverse cause oltre a quelle citate. È stato ipotizzato che un aumento delle condizioni di fatica inducano il sistema nervoso centrale ad abbassare l’efficacia degli impulsi inviati ai muscoli per la contrazione. Altre problematiche riferite a problemi di circolazione e a carenza di magnesio sono alla base del meccanismo d’insorgenza dei Crampi notturni. Diventa quindi realistico pensare che durante una partita o un’attività fisica di lunga durata intervengano più fattori tra loro collegati che aumentano il rischio di incorrere in un Crampo muscolare.

Come reintegrare i sali minerali

Purtroppo il business legato alla diffusione di prodotti a base di potassio è diventato enorme e non viene specificato che questi prodotti spesso contengono anche sodio. Ma una quantità di sodio elevata andrebbe a incidere sul gusto della bibita e quindi corriamo il rischio di acquistare bevande che contengono quantità di sodio insufficienti a reintegrare le perdite, a meno che non se ne assumano quantità elevate.
Tanto vale allora ricorrere ai vecchi metodi e prepararsi una bibita in casa aggiungendo un pizzico di sale all’acqua o ad un succo di frutta diluito.
È importante sottolineare che la giusta preparazione ad un evento sportivo non può prescindere da uno stato di idratazione ottimale, infatti un calo di liquidi equivalente al 5% del peso corporeo, altera i meccanismi di termoregolazione e compromette la prestazione fisica del 30% con notevoli rischi per la salute.

Fonti energetiche di rapido utilizzo

Ritornando al consumo di banane durante l’attività fisica prolungata, è possibile affermare che, anche se non vi è una particolare esigenza di utilizzare tale frutto per la prevenzione dei Crampi muscolari, può diventare utile farlo sia per il potere saziante sia per il buon contenuto di zuccheri. È bene ricordare che gli zuccheri semplici delle banane e della frutta in generale rappresentano una fonte energetica di rapido utilizzo, e negli sport di lunga durata, come il tennis, spesso vince chi resiste più a lungo! Ma è giusto sottolineare che la scelta delle banane rappresenta solo una delle tante opzioni di reintegro degli zuccheri in gara, infatti può essere più utile consumare altri tipi di snack energetici quali frutta essiccata, biscotti leggeri o miele, che hanno basso impatto gastro-intestinale ma quantità di zuccheri molto elevate.
Per concludere, va sottolineato che il consumo di snack e bibite idro-saline si rendono necessarie quando l’attività fisica svolta supera la durata di almeno un’ora, altrimenti è sufficiente reintegrare liquidi assumendo semplicemente acqua.


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