Papilloma virus, la prevenzione

Autore: Dott.ssa Donata Villari

 

Quali sintomi?

Le manifestazioni cliniche dell’infezione da HPV dipendono dalla localizzazione e dal tipo di virus implicato. Sono generalmente lesioni asintomatiche, sebbene possano comparire anche segnali aspecifici quali dolore e prurito.
Nelle donne possono talora comparire dolore vulvare, perdite vaginali maleodoranti e talvolta sanguinamento; più raramente si sviluppano infezioni secondarie batteriche o fungine. Le verruche si sviluppano sulla cute e sulle superfici mucose dei genitali esterni e dell’area anale e perianale, del perineo, della regione inguinale o sulle cosce. Nell’uomo invece la localizzazione più frequente è al livello del prepuzio, del frenulo o del glande.
Nelle donne i condilomi acuminati in genere compaiono nella zona posteriore dell’ostio vaginale e sulle labbra.
La diagnosi delle lesioni cutanee in genere viene fatta ad occhio nudo, durante l’esame obiettivo, coadiuvata dalla storia clinica del Paziente. La colposcopia invece è indispensabile nella valutazione delle lesioni della cervice uterina.
Il “gold standard” della terapia delle lesioni cutanee genitali è essenzialmente chirurgico, sia nell’uomo che nella donna, e prevede la loro rimozione mediante elettrobisturi, laser, crioterapia. Va comunque osservato che sono tuttora attuate terapie mediche la cui efficacia è da ritenersi buona per lesioni di piccole dimensioni e direttamente accessibili.

La vaccinazione

L’Italia è il primo Paese europeo ad avere pianificato una strategia di vaccinazione pubblica gratuita contro l’HPV. Dal 2008 è stata avviata una campagna contro l’infezione del Virus del Papilloma umano (HPV) 16 e 18, il cui target prioritario è rappresentato dalle ragazze nel dodicesimo anno.
Questo diritto permane anche in caso di adesione ritardata, fino ai 18 anni, per l’inizio del ciclo vaccinale. La vaccinazione si affianca, in ogni modo, ai programmi di screening oncologico.
Tuttavia, mentre il Papilloma sembra essere correlato a diverse patologie non di genere e quindi non al solo Tumore del collo dell’utero, la vaccinazione gratuita contro questo virus è destinata nel nostro paese soltanto alle femmine e non ai maschi. Sono stati avviati programmi di vaccinazione per la donna sostenuti dal presupposto di un ottimo costo-beneficio del vaccino, riferito alla prevenzione del Carcinoma del collo dell’utero. Il vaccino quadrivalente, coprendo più ceppi, ha dimostrato efficacia nella copertura dai Condilomi acuminati, fornendo una maggiore protezione dall’infezione da HPV. È importante però evidenziare non solo la correlazione tra l’infezione da HPV e il Carcinoma del collo dell’utero, ma anche l’associazione con le neoplasie di ano, pene e orofaringe, ponendo l’attenzione anche sul maschio, non solo nel suo ruolo di trasmissore dell’infezione.
In Austria è stato condotto uno studio in cui sono stati vaccinati, oltre alle bambine, anche il 65% dei bambini di 9 anni, con il riscontro della riduzione del 70% delle infezioni HPV-correlate in entrambi i sessi. Ecco perché in Canada, Australia, Usa ed Europa sono stati proposti programmi di vaccinazione estesi anche ai bambini maschi ad un’età più precoce.

 


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