Autore: Dott. Ezio BergaminiDott.ssa Cecilia Bonini

 

Alimentazione

Durante la gravidanza è necessario definire la propria alimentazione con un professionista, a seconda del peso pregravidico e della presenza di condizioni particolari, come il Diabete pre-esistente o gestazionale. In generale le abitudini corrette sono quelle che ogni persona, anche al di fuori della gravidanza, dovrebbe adottare. La dieta deve, quindi, essere varia e comprendere tutti i nutrienti necessari all’organismo (carboidrati, proteine, lipidi, micronutrienti e fibre) ed equilibrata sia qualitativamente che quantitativamente. È raccomandato dalle “Linee guida per una sana alimentazione italiana” eseguire pasti piccoli e frequenti, aggiungendo ai classici tre pasti quotidiani uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio e garantire una buona idratazione bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno. Inoltre, a causa dell’aumento della Volemia (il volume del sangue che circola nel corpo) e, quindi, dell’Emodiluizione in gravidanza, è abbastanza frequente la presenza di Anemia ed è, quindi, consigliato prevenirla preferendo l’assunzione di alimenti ad alto contenuto di ferro, compatibilmente con la loro digeribilità, come carni (rosse e bianche), pesci, tuorlo d’uovo (cotto), legumi, cereali integrali, verdura a foglia verde (cicoria, radicchio verde, indivia, rucola, spinaci) e cacao.

Toxoplasmosi

Importante, grazie agli esami ematici, è stabilire se si è immuni o sensibili al virus della Toxoplasmosi. Il “Toxoplasma gondii” è un protozoo con cui è possibile venire a contatto tramite le feci dei gatti; l’infezione che provoca è il più delle volte asintomatica negli adulti, mentre può essere dannosa per lo sviluppo fetale. Nel caso in cui l’esame sia negativo, è necessario adottare alcuni comportamenti per evitare, appunto, che avvenga il contatto durante la gravidanza: evitare di mangiare carni e salumi crudi, come prosciutto crudo e salame, lavare abbondantemente frutta e verdura, non manipolare direttamente feci di gatto, quindi utilizzare guanti o lasciare che altri si occupino della gestione degli animali domestici.

Stile di vita

Durante i primi colloqui con il Professionista a cui si sceglie di rivolgersi è bene confrontarsi sullo stile di vita da tenere nelle varie fasi della gravidanza. Come prima cosa è necessario valutare il grado di rischio del proprio lavoro, informandosi sulle possibilità che offre la legge italiana in merito. Inoltre l’attività fisica è molto importante e non deve essere interrotta in gravidanza, se non su indicazione di un Medico specialista ma, in ogni caso, è meglio evitare sport che comportino impatto fisico, rischio di caduta e notevole sforzo. In particolare, nel terzo trimestre, è raccomandato non avere una vita troppo sedentaria e partecipare ad attività che favoriscano una maggior consapevolezza del proprio corpo e, soprattutto, del proprio bacino. Così anche l’attività sessuale non è sconsigliata durante la gestazione. È possibile viaggiare, anche in aereo, ma è necessario rivolgersi ad un professionista per alcuni accorgimenti, soprattutto in caso di viaggi di lunga durata. L’assunzione di alcol e fumo, invece, comportano rischi per la salute fetoneonatale.

Screening prenatale

La Sindrome di Down è una Malattia congenita che si verifica quando è presente un cromosoma 21 soprannumerario. Attualmente, in Italia, 1 neonato su 1.200 nasce con questa condizione caratterizzata da un variabile grado di ritardo nello sviluppo mentale, fisico e motorio, oltre che dalla presenza di alcune malformazioni congenite. La diagnosi è possibile tramite metodiche invasive come la Villocentesi e l’Amniocentesi ma, ad oggi, esistono diverse alternative che permettono di calcolare la probabilità della presenza di questa alterazione, insieme ad altre anomalie genetiche, senza sottoporre ad alcun rischio la madre e il feto. Vediamole nel dettaglio.
Il test combinato si effettua nel primo trimestre di gravidanza e il calcolo del rischio avviene tramite il dosaggio di due ormoni su un prelievo di sangue materno e la misurazione ecografica della translucenza nucale fetale. È offerto dal SSN a tutte le donne che desiderino eseguirlo.
Il test integrato risulta più attendibile ed è composto dal test combinato unitamente al dosaggio sierico di altre sostanze ma può essere svolto tra la 15a alla 17a settimana di gestazione, ottenendo, così, un risultato più tardivo.
Il test del DNA libero circolante nel sangue materno, invece, è in valutazione per l’eventuale inserimento nei programmi di screening nazionali. Questo esame ha infatti un’alta sensibilità per la ricerca della trisomia 21 (99%). Tutti i test sopra elencati forniscono un rischio probabilistico della presenza della patologia e gli unici test diagnostici affidabili rimangono tuttora quelli invasivi.


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