Vista, le buone abitudini per mantenerla in salute

Autore: Dott.ssa Sonia Palmieri

Per mantenere gli occhi in salute è fondamentale la prevenzione che si ottiene con adeguati controlli, ma anche attraverso una corretta alimentazione e uno stile di vita sano 

La vista è un bene prezioso e prioritario a tutte le etภper questo è fondamentale eseguire adeguati controlli dal Medico Oculista (Oftalmologo) per poter apprezzare nel modo migliore il volto dei nostri cari, poterci muovere autonomamente nello spazio e osservare le bellezze che ci circondano, dalla natura alle opere d’arte.
In generale la prevenzione è alla base della cura di molte patologie: se vi è un problema medico, prima lo si affronta, più si può sperare in una guarigione completa o in un contenimento della patologia, evitando problemi di salute più gravi. La recente pandemia e il perdurare dello stato emergenziale ha fatto sì che molti controlli periodici e visite di routine non siano stati eseguiti, un po’ in tutti gli ambiti sanitari.

Dalla nascita...

Alla nascita è previsto uno screening del riflesso rosso e in molti centri anche una valutazione del fondo oculare anche nei bambini nati a termine e senza apparenti problemi; ove vi sia qualche dubbio, il Neonatologo e/o il Pediatra invieranno all’Oculista per le valutazioni del caso.
Più in generale, a partire dai due anni e mezzo/tre, è possibile iniziare ad eseguire (per quanto sommariamente) una quantificazione visiva e un’adeguata valutazione anche in cicloplegia (con le gocce) al fine di prevenire l’Ambliopia, più comunemente definita “occhio pigro”.

...alla scolarizzazione

Con l’inizio della scuola vi è un maggior impegno visivo; tuttavia quei bambini che manifestano Cefalea o difficoltà ascrivibili all’apparato visivo devono essere inviati per una valutazione specialistica prima dei 5 anni per un’adeguata prescrizione di lenti, generalmente da Ipermetropia (“occhio corto” tipico dei bambini) o da Astigmatismo (incapacità a distinguere caratteri grafici similari); va inoltre sottolineato che l’età d’insorgenza della Miopia (incapacità di vedere da lontano) si sta spostando sempre più in epoca pre-adolescenziale, dunque ben prima rispetto agli scorsi decenni.
L’uso nelle scuole delle lavagne multidimensionali, nonché l’impegno visivo a breve distanza sui tablet o PC, come avvenuto in pandemia e nelle fasi di lockdown, ha determinato un sovraccarico visivo per gli studenti a tutte le età.

Dai 40/50 anni ...

Un altro momento di passaggio è intorno ai 40 anni, con l’inizio della Presbiopia: il cristallino riduce progressivamente la capacità di accomodare cioè di vedere adeguatamente prima a distanza ravvicinata (sotto i 30/45 cm) poi, verso i 50 anni, anche nella mezza distanza, quella che abitualmente è usata per il PC in ufficio.
Con la cosiddetta “mezza età” aumenta inoltre il rischio di sviluppare alcune patologie come Diabete e Ipertensione; non di rado è proprio il Medico Oculistica che istrada il Paziente verso controlli sistemici che portano a fare diagnosi di queste comuni e ben note patologie.


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