Autore: Dott. Francesco Azzaro

L’Appendicite può colpire prevalentemente i bambini tra 6 e 14 anni, ha sintomi molto precisi e facilmente riconoscibili 

Nel nostro apparato digerente vi è un piccolo tubulo che si diparte dal tratto iniziale dell’intestino crasso: l’appendice. Normalmente si trova in corrispondenza del quadrante inferiore destro dell’addome. La funzione di questo sottile prolungamento intestinale, costituito da un abbondante tessuto linfatico, trova un posto importante nell’ambito del sistema immunitario, soprattutto nel primo anno di vita. Ecco perché se si dovesse asportare l’appendice in età successiva non vi è alcuna compromissione sul normale svolgimento delle attività del soggetto che ne viene privato.

Che cos’è l’Appendicite

Si tratta di una infiammazione o infezione dell’appendice, causata molto spesso da un’ostruzione interna per il rigonfiamento dell’abbondante tessuto linfatico in essa presente. Infezioni, come ad esempio la Mononucleosi, il Morbillo e le Gastroenteriti, che possono colpire i bambini nella prima infanzia, possono essere la causa di una Appendicite per la stimolazione di tale tessuto linfatico. In altri casi si possono verificare vere e proprie ostruzioni meccaniche causate dalla presenza di corpi estranei come i coproliti (concrezioni di feci), i noccioli di ciliegie o i parassiti intestinali.
L’Appendicite colpisce i bambini prevalentemente tra 6 e 14 anni, ciò non vuol dire che i soggetti di età inferiore ne siano esenti, anzi bisogna prestare molta attenzione soprattutto ai piccoli di età inferiore ai 4 anni perché, in questi soggetti, la malattia evolve rapidamente e la sintomatologia è spesso molto sfumata. Non è difficile che questi piccoli Pazienti spesso giungano in sala operatoria per Appendicite perforata, cioè con interessamento del peritoneo, che è la membrana che costituisce l’involucro degli organi addominali e il rivestimento interno delle pareti dell’addome.
L’Appendicite è una malattia tipica dei Paesi industrializzati e ciò avvalora la tesi che una componente fondamentale per la sua manifestazione sia di carattere alimentare.

Il sintomo del dolore

La sintomatologia può variare da soggetto a soggetto e può dipendere dall’età del Paziente e dalla posizione dell’appendice. Il sintomo più frequente è il dolore addominale che inizialmente è presente nell’area intorno all’ombelico e che successivamente si sposta nel quadrante inferiore destro dell’addome. Può inoltre capitare che il dolore, che inizialmente è presente in basso al fianco destro, si intensifichi con la respirazione profonda, la tosse e gli starnuti.
Il dolore, dapprima tollerabile, si accentua con il passare del tempo e si fa sempre più insopportabile, con la comparsa della contrattura di difesa nel quadrante inferiore destro dell’addome. La modalità con cui si presentano i sintomi è fondamentale per la diagnosi di Appendicite. Quando il dolore interessa tutto l’addome sicuramente ci troviamo di fronte alla perforazione dell’appendice con l’inevitabile interessamento del peritoneo.

Altri possibili sintomi

Un altro sintomo importante per la diagnosi differenziale del dolore addominale in età pediatrica è l’Anoressia. Un bambino che presenta dolore addominale dovuto ad Appendicite rifiuta il cibo. Pertanto, un bambino con dolore addominale che ha appetito, con buona probabilità non ha l’Appendicite. Altri sintomi che si possono riscontrare in misura variabile sono:

  • nausea;
  • vomito;
  • febbre che oscilla tra 37.2°C e i 38°C (nella prima fase);
  • diarrea o stitichezza;
  • dolore alla gamba destra;
  • dolore in sede biliare (parte alta destra dell’addome) o renale destro o lombare, oppure su tutto il fianco destro.

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