Autore: Prof. Raul Mattassi

 

La prevenzione

Prevenire l’Insufficienza Venosa Cronica non è possibile. Oggi, però, per evitare, o perlomeno rallentare, la cronicizzazione dei possibili disturbi che può portare con sé, si può agire con efficacia sullo stile di vita, soprattutto praticando una regolare attività fisica. Il consiglio vale, in particolare, per tutti coloro che, per motivi professionali, trascorrono molte ore in piedi oppure in ambienti caldi, come parrucchieri, baristi, commesse, cuochi e via dicendo. Mantenendo attivi tutti i muscoli che hanno quel prezioso effetto “pompa” che aiuta la circolazione venosa ad andare verso l’alto, infatti, si può evitare il prolungato ristagno del sangue nelle gambe, responsabile dell’insorgenza dei sintomi patologici.

Diagnosi e trattamento: come agire?

Per ottenere la diagnosi è necessario rivolgersi ad uno Specialista di Chirurgia Vascolare che, attraverso un semplice ed efficace esame, totalmente indolore, chiamato Ecocolordoppler, analizzerà la circolazione venosa del Paziente, riconoscendo eventuali alterazioni delle pareti venose ed evidenziando i possibili reflussi sanguigni. Una volta avuto l’esito dell’esame e sulla base dei sintomi riportati, lo Specialista potrà definire la terapia più adeguata; in particolare, in caso di Insufficienza venosa allo stadio iniziale, con sintomi modesti e senza un’estesa compromissione delle vene, potranno essere valutate:

  • la cura farmacologica: si basa su alcuni farmaci particolari, in particolare flebotonici, che favoriscono la contrazione delle pareti delle vene riducendone il gonfiore; naturalmente sono tanto più efficaci quanto meno evidenti i sintomi della malattia; ad ulteriore supporto possono essere utilizzati gel o pomate da applicare localmente;
  • l’uso di calze elastiche, la cui azione di compressione delle vene dall’esterno aiuta a ridurre o ad eliminare il ristagno di sangue; a seconda del grado della patologia ne esistono di diversi tipi: ad esempio quelle riposanti, le più semplici, acquistabili anche al supermercato e con effetto blando, utile nello stadio iniziale della malattia. Le calze curative, invece, richiedono la prescrizione medica e servono per una compressione più importante delle gambe.

Ipotesi intervento, quali novità

Se, nonostante le terapie farmacologiche e l’uso di calze contenitive, i sintomi persistono o si aggravano, lo Specialista può valutare, a questo punto, di procedere con un intervento chirurgico. In tema di innovazione tecnologica, anche la Chirurgia Vascolare ha fatto molti passi avanti negli ultimi tempi: dalla Safenectomia, ovvero la soluzione più tradizionale che elimina il problema dalla radice, asportando direttamente la vena principale che tende ad ammalarsi (safena), fino al metodo di intervento più moderno, ossia il Trattamento Ablativo Endovascolare Termico con Laser o Radiofrequenza. Meno invasivo e traumatico, quest’ultimo tipo di intervento non asporta direttamente la vena ma piuttosto la occlude, bruciando le sue pareti grazie all’utilizzo, a seconda dei casi, di un Laser oppure della Radiofrequenza: eseguito introducendo una piccola fibra all’interno del vaso sanguigno, l’operazione si esegue in Anestesia locale e sotto il controllo simultaneo dell’Ecodoppler, per valutare con la massima precisione i punti da trattare.

I vantaggi della procedura endovascolare

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato non solo la medesima efficacia di questo innovativo intervento chirurgico rispetto alla tecnica tradizionale, ma anche i numerosi vantaggi per i Pazienti che vi si sottopongono, in particolare:

  • è minivasivo;
  • si esegue in Anestesia locale; non richiede incisioni cutanee, se non microincisioni alla gamba pressoché invisibili;
  • nessun dolore post-operatorio;
  • tempi brevi di degenza (il Paziente può essere dimesso dopo 1-2 ore dall’intervento);
  • riduce il rischio di danni nervosi periferici e traumi dei tessuti;
  • permette la ripresa della mobilità a poche decine di minuti dall’intervento;
  • permette le comuni attività quotidiane nell’arco di pochi giorni;
  • assicura un’ottima resa estetica.

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