Protesi di ginocchio, dall'intervento alla riabilitazione

Autore: Dott. Fabio ZerbinatiPatricio Spallarossa

Oggi un percorso completamente robotizzato permette di riprendere a camminare in tempi brevi e con minor difficoltà 

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi anni, il numero di operazioni per l’impianto di Protesi ortopediche è aumentato.
Gli interventi di sostituzione protesica del ginocchio sono più che raddoppiati negli ultimi 15 anni, con una convalescenza superiore ad 1 mese.
In Humanitas Mater Domini, per questi Pazienti, è previsto un percorso completamente robotizzato, che permette di riprendere a camminare in tempi brevi.

Protesi di ginocchio, quando è necessaria?

Secondo il Registro Italiano ArtoProtesi (RIAP), nel 2017 sono state diverse le cause che hanno portato i Pazienti all’intervento per l’impianto di Protesi di ginocchio. Traumi, malformazioni congenite, malattie reumatiche (Artrosi nel 95% dei casi) possono portare a danni della cartilagine che inizialmente possono colpire un solo compartimento del ginocchio, ma che col tempo possono peggiorare, estendendosi alle diverse aree dell’articolazione. Queste patologie possono, infatti, arrivare a coinvolgere i tre grandi compartimenti del ginocchio: quello mediale (ossia il lato interno), il laterale (la parte esterna del ginocchio) ed il compartimento femoro-rotuleo (cioè la parte anteriore del ginocchio, tra rotula e femore). A seconda dell’area compromessa, il ginocchio può essere sottoposto a due diversi tipi di intervento:

  • inserimento di Protesi monocompartimentale: quando la degenerazione della cartilagine colpisce solo una parte dell’articolazione del ginocchio; durante l’intervento viene inserita una piccola protesi che sostituisce solo la porzione “usurata”, in modo tale da risolvere e rallentare la progressione dell’Artrosi;
  • inserimento di Protesi totale: in caso di Artrosi avanzata che ha colpito più compartimenti del ginocchio, è necessaria la Protesi totale che sostituisce tutta l’articolazione.

In entrambi i casi, la Chirurgia protesica garantisce al Paziente il ritorno ad una vita quotidiana di qualità, l’eliminazione del dolore e il ripristino della motilità dell’articolazione. A fare la differenza oggi la Chirurgia robotica che, affiancando il Chirurgo durante l’intervento, garantisce una precisione impensabile ad occhi e mani umane, ma non solo.

Robot Navio, la soluzione high-tech

Si chiama Navio, il robot in “camice bianco” che, con un altissimo livello di accuratezza e precisione chirurgica impensabile a occhi e mani umane, supporta i Chirurghi ortopedici nella pianificazione preoperatoria e nell’intervento per l’inserimento della Protesi di ginocchio. Il robot, che permette di personalizzare l’impianto sull’anatomia e sul movimento dell’articolazione del Paziente, definisce la Protesi più adatta alla specifica lesione e guida il Chirurgo nell’intervento e nel posizionamento dell’impianto. Humanitas Mater Domini è la prima struttura sanitaria in provincia di Varese e Milano ad essere dotata del robot Navio.

Quali vantaggi?

Navio è un sistema robotico estremamente preciso, in grado di posizionare le componenti protesiche (femorale e tibiale) in base alla specifica forma anatomica del ginocchio del Paziente ed ai suoi movimenti rilevati da speciali sensori. Il robot non si sostituisce al Chirurgo, ma lo assiste negli interventi di Protesi, permettendo di stabilire, con una precisione estrema, la porzione di lesione artrosica da rimuovere per il corretto posizionamento dell’impianto, in rapporto anche alla tensione dei legamenti e alle caratteristiche specifiche di ogni paziente.

Tutto questo si traduce in numerosi vantaggi:

  • ridotti tempi di degenza e più rapido abbandono delle stampelle: il Paziente acquisisce più velocemente la confidenza con la protesi;
  • non sono necessari esami strumentali di secondo livello (TAC, Risonanza Magnetica);
  • massima accuratezza nella posizione dell’impianto in base a valutazioni anatomiche e ad informazioni relative al movimento;
  • meno dolore e meno farmaci antidolorifici dopo l’intervento;
  • massimo recupero possibile del movimento naturale del ginocchio;
  • minor sensazione di corpo estraneo;
  • più rapido ritorno alla vita quotidiana e allo sport;
  • maggior durata della Protesi.

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