Sindrome premestruale, importante lo stile di vita

Autore: Dott. Lorenzo Sabbioni

Una terapia personalizzata

Il primo step, nel cercare di migliorare i sintomi collegati alla Sindrome premestruale, è la modifica dello stile di vita, orientandosi verso un incremento dell’attività fisica. Il movimento infatti aiuta a scaricare in modo sano le tensioni negative. Soprattutto nei giorni critici sarebbe inoltre opportuno evitare cibi che aumentino la ritenzione idrica come quelli molto salati. È poi fondamentale avere una corretta igiene del sonno, dormendo almeno 7-8 ore per notte e ridurre il più possibile lo stress quotidiano.
Qualora il disturbo non si riesca risolvere solo con un cambiamento dello stile di vita, la terapia medica più efficace consiste in una pillola contraccettiva capace di limitare al minimo le variazioni ormonali grazie ad una somministrazione giornaliera costante. La costanza del livello di estrogeni contenuti nella pillola, coadiuvata da un progestinico che migliori l’umore rappresenta la somministrazione che meglio risponde ai bisogni della Paziente. Essendo la Sindrome premestruale collegata al livello circolante di progesterone sarà fondamentale la scelta del progestinico presente all’interno della pillola.
Il drospirenone, un progestinico antiandrogenico con attività antimineralcoritcoide, stabilizza a livello del sistema nervoso centrale la serotonina, aumentando il livello delle endorfine, le molecole che regolano la nostra sensazione di gioia. Ha inoltre un piacevole effetto diuretico, contrastando l’accumulo di liquidi corporei responsabile della ritenzione idrica.
L’utilizzo come progestinico del drospirenone è raccomandato dalle più recenti Linee Guida pubblicate nel 2017 dal Royal College of Obstetricians and Gynaecologists sulla sindrome premestruale. Il drospirenone, unito agli estrogeni, rappresenta il farmaco di prima linea qualora una terapia farmacologica fosse necessaria.
Per quel che riguarda il regime di somministrazione, è possibile sia utilizzare una somministrazione ciclica (con pausa di sette giorni ogni 21 giorni di pillola) sia una terapia continuativa, senza mai fare pause.
Le più recenti Linee Guida affermano che il trattamento della Sindrome premestruale sia ottimale quando effettuato in maniera continuativa, in modo da ridurre le fluttuazioni ormonali responsabili dei sintomi.

Serotonina, neurotrasmettitore fondamentale

La serotonina è una sostanza in grado di trasmettere informazioni tra le cellule del cervello. Poiché è fondamentale nella regolazione del tono dell’umore. La ricerca si è molto concentrata sullo studio di questa molecola in vari disturbi, tra questi anche la Sindrome premestruale. Fondamentale sarà l’effetto sul piano neurobiologico dei regolatori della ricaptazione della serotonina, antidepressivi di ultima generazione in grado di regolare il tono dell’umore lasciando agire questa molecola più a lungo. Il dosaggio deve essere personalizzato in base alla singola paziente.
Come in molti campi della Medicina moderna, ci troviamo di fronte ad una sindrome dai molteplici aspetti: sociale, relazionale, emotivo, affettivo, fisico. Il professionista che si prende cura delle Pazienti con Sindrome premestruale deve riuscire a personalizzare il trattamento in base alle esigenze della singola donna, con sensibilità, l’abito più prezioso di cui l’intelligenza possa vestirsi.


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