Autore: Prof. Sandro Giannini

 

Piede piatto nel bambino

Il Piede piatto è la principale patologia ortopedica riscontrata nei Pazienti pediatrici. Da un punto di vista morfologico un Piede piatto è caratterizzato da una riduzione della volta plantare e da un atteggiamento del tallone che tende a portarsi verso l’esterno (Valgismo del retropiede). Più che la morfologia tuttavia conta la alterata funzionalità che può essere rilevata con una visita e mediante prove funzionali e strumentali (radiografie e analisi del cammino). Tale condizione può portare ad una sensazione di facile affaticamento durante le normali attività, più o meno associata alla presenza di dolore.
Il trattamento del Piede piatto varia in relazione all’età. Fino agli 8 anni circa l’approccio è di tipo conservativo e prevede l’utilizzo di plantari che mantengano il piede in correzione e l’eventuale esecuzione di esercizi di stretching e rinforzo muscolare. Nel caso di Piedi piatti sintomatici in Pazienti di età superiore agli 8 anni è consigliato l’intervento chirurgico di Artrorisi dell’articolazione sotto-astragalica; questo intervento prevede l’introduzione di una piccola vite tra astragalo e calcagno allo scopo di ristabilire i rapporti articolari e ripristinare la corretta morfologia del piede. L’evoluzione della Ricerca da diversi anni ha permesso di creare viti in materiale riassorbibile che si degradano progressivamente nel tempo e che presentano il grande vantaggio di non richiedere un secondo intervento chirurgico di rimozione a distanza.

Alluce valgo

Si tratta di una deformità del piede caratterizzata da una deviazione laterale dell’alluce e da una sporgenza dell’osso del primo metatarsale verso l’interno che determina la tipica protuberanza dolorosa. La sintomatologia varia in relazione alla deformità: può manifestarsi con dolore durante la deambulazione per una infiammazione (borsite) dei tessuti cutanei a livello della sporgenza ossea in conflitto con la calzatura o con dolore plantare; in alcuni casi il dolore può estendersi alle altre dita, che possono a loro volta deformarsi. La diagnosi di Alluce valgo è solitamente clinica e si avvale di radiografie dell’avampiede per meglio approfondire la qualità dell’articolazione coinvolta.
Ai primi sintomi vengono consigliate calzature a pianta larga, in materiale morbido e senza tacco eccessivo. I farmaci antinfiammatori, le manipolazioni, le terapie fisiche locali, l’impiego di plantari permettono di alleviare dolori metatarsali associati.

Quando ricorrere alla Chirurgia

In caso di permanenza della sintomatologia o a fronte di deformità importanti si rende necessario il trattamento chirurgico che prevede l’esecuzione di Osteotomie (piccole fratture dell’osso) che permettono di riposizionare il dito nella posizione corretta. Alcune di queste procedure sono realmente mininvasive in quanto, mediante piccoli fori sulla pelle o mini-incisioni permettono di correggere tutti i parametri alterati dell’Alluce valgo con una semplice Osteotomia ed un punto di sutura (tra queste la tecnica S.E.R.I. - Simple, Effective, Rapid, Inexpensive). Una volta ottenuta la correzione, questa viene stabilizzata con un sottile filo metallico che viene poi rimosso in ambulatorio un mese dopo l’intervento. Più di recente sono state descritte e pubblicizzate tecniche percutanee così dette “mini-invasive” che utilizzano piccole frese motorizzate per effettuare più fratture che non sono però in grado di correggere l’anatomia patologica della deformità. Queste tecniche inoltre non dispongono di un numero sufficiente di risultati scientifici che ne comprovino l’efficacia.

Deformità delle dita

Di frequente un Alluce valgo non trattato può associarsi a Deformità delle dita, che si presentano a martello o ad artiglio, e che possono essere presenti anche in altre condizioni patologiche, come piede cavo, malattie reumatiche e neuro-muscolari. Nelle fasi iniziali la Deformità del dito a martello può trovare beneficio dall’utilizzo di piccoli tutori che evitano lo sfregamento del dito interessato contro la calzatura. Con il passare del tempo la Deformità tende a strutturarsi e diventa sempre più rigida; si rende necessario quindi l’intervento chirurgico che varia a seconda della gravità. 


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