Anche se normalmente ci si rivolge al Dentista per problemi riguardanti il “mal di denti”, in realtà esistono tante altre patologie di cui gli Odontoiatri possono occuparsi. Una tra queste è rappresentata dalle Afte, piccole ulcerazioni delle pareti interne della bocca che normalmente in una o due settimane guariscono spontaneamente ma che, in alcuni casi, possono ripresentarsi ciclicamente a intervalli diversi. Si tratta di lesioni molto dolorose, ma totalmente innocue e prive di complicazioni, se non nella fase più acuta.
I fattori genetici
Molto spesso le Afte vengono affrontate ricorrendo ai consigli del Farmacista, tuttavia in alcuni casi possono risultare particolarmente attive e dolorose. Infatti, talvolta, possiamo trovarci di fronte ad un quadro di Stomatite Aftosa Recidivante, patologia autolimitantesi di frequente riscontro, che colpisce soprattutto i soggetti giovani. Questo disturbo si osserva nel 20-30% della popolazione ed è fortemente legato alla predisposizione genetica. In particolare, se entrambi i genitori del soggetto in questione sono affetti da Stomatite Aftosa Recidivante, si avrà una probabilità di insorgenza precoce della patologia pari al 90%, probabilità che si riduce al 10% se ne è affetto solo uno dei due. Le cause sono ancora sconosciute, sebbene siano stati descritti molti fattori predisponenti. Tra questi figurano traumi, stress, alterazioni del sistema immunitario, deficit di ferro, zinco e vitamine, oppure una sensibilità particolare a cibi o sostanze ingerite, come i conservanti o la cinnamaldeide (una sostanza contenuta in alcuni dentifrici).
Le varie forme
La forma maggiore è caratterizzata da ulcere dolorose di dimensioni maggiori di 10 mm che erodono la mucosa, causando sanguinamento e la comparsa di una cicatrice come sito di guarigione, che generalmente avviene nell’arco di 2-3 settimane. La forma minore è invece quella di più frequente riscontro (80% dei casi), clinicamente è caratterizzata da piccole ulcere dolorose ben definite (meno di 10 mm) che guariscono in 7-10 giorni. Infine, la forma erpetiforme, così chiamata per la somiglianza con le ulcerazioni da Herpes Simplex Virus, può presentare recidive che si manifestano generalmente ogni 1-4 mesi, o, in alcuni casi, in modo pressochè continuativo. La principale evoluzione della patologia è costituita dalla risposta infiammatoria con produzione di un particolare tipo di proteina che contribuirà alla riparazione dell’infiammazione.
I trattamenti
L’incertezza sulle cause ha prodotto una notevole varietà di trattamenti con diversa efficacia: anestetici, adesivi tissutali, caustici, cortisonici, ecc.. Gli steroidi, grazie alla loro azione antinfiammatoria, sono tra i farmaci maggiormente usati nel trattamento delle Afte, sebbene l’uso prolungato possa causare reazioni avverse come l’atrofia della mucosa orale e la ridotta resistenza alle infezioni. In ogni caso, è sempre consigliabile rivolgersi a un Odontoiatra, al fine di ottenere consigli e indicazioni utili per la risoluzione dei problemi derivanti da questo tipo di patologia.