Ambiente, fattori di rischio e prevenzione

Autore: Dott.ssa Maria Grazia Petronio

Anche noi possiamo contribuire

Piccoli gesti quotidiani possono servire a realizzare un ambiente più vivibile. Ad esempio, ricorrere ai mezzi pubblici, alla bicicletta o camminare non solo contribuisce a diminuire l’inquinamento ma anche ad incrementare l’esercizio fisico, che sicuramente concorre a mantenere e migliorare il proprio stato di salute. Ridurre il consumo di carne e di alimenti di origine animale riduce le emissioni di gas serra prodotte dall’allevamento del bestiame e contemporaneamente riduce il rischio di Malattie ischemiche e di Obesità. Incrementare l’assunzione di vitamine e antiossidanti (legumi, verdura e frutta, olio extra vergine d’oliva...) aiuta a proteggersi dagli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico. Rispettare le aree vedi pubbliche e agire collettivamente per chiederne la manutenzione e l’ampliamento è salutare per tutta la comunità.
Negli ambienti interni possiamo migliorare la ventilazione, aprendo spesso le finestre per evitare la formazione di muffe e umidità, e ricorrere ai condizionatori solo se strettamente necessario, facendo regolari controlli e pulizia dei filtri poiché l’umidità presente all’interno può consentire lo sviluppo di microorganismi che possono provocare Allergie o Malattie infettive; utilizzare cappe di aerazione durante la cottura per ridurre la concentrazione di NO2; evitare l’uso di prodotti di pulizia o deodoranti per ambienti che profumano e possono reagire con l’ozono, producendo particolato e formaldeide. La combustione di biomassa (legna, pellet) è fonte di particolato fine, se si vuole utilizzare un camino, è fondamentale scegliere quelli chiusi e ad alta efficienza. Anche smettere definitivamente di fumare è il modo migliore per eliminare una fonte di inquinamento ambientale e ottenere grandi benefici per la propria salute. In casa non andrebbero utilizzate sostanze chimiche pericolose, come pesticidi per la cura di piante e giardini, antipulci, solventi, soprattutto in caso di gravidanza o se ci sono bambini piccoli; anche gli arredi nuovi, possono rilasciare sostanze chimiche. Per tutta la durata della gravidanza è opportuno preferire connessioni via cavo al wireless (ad es. preferire i telefoni fissi ai cordless), usare il cellulare con moderazione, sempre con l’auricolare o in viva voce, evitando di usare il cellulare in auto/treno e di tenerlo accanto all’addome, non utilizzare coperte elettriche.

Le sostanze dannose

Ci sono poi alcune sostanze che hanno un’azione particolarmente dannosa per il nostro organismo, in quanto interferiscono con l’attività delle nostre ghiandole, che si chiamano “interferenti endocrini”. Per ridurre l’esposizione ed evitare la diffusione di queste sostanze nell’ambiente, l’Istituto superiore di sanità ed il Ministero dell’Ambiente hanno prodotto un decalogo molto utile per i cittadini. Alcuni consigli importanti sono:

  • non utilizzare contenitori in plastica monouso o usurata per gli alimenti, prediligendo contenitori in vetro (anche all’acqua in bottiglie di plastica andrebbe preferita quella del rubinetto);
  • evitare l’uso di articoli e materiali per la casa in PVC morbido contenente ftalati comprese le pellicole e le cannucce;
  • acquistare pentole in acciaio o ceramica e sostituire quelle antiaderenti appena appaiono segni di usura; • ridurre il consumo di popcorn da cuocere al microonde avvolti in buste contenenti composti perfluorati; • limitare le grigliate e i cibi arrostiti, privilegiando altri metodi di cottura che riducono l’esposizione agli idrocarburi policiclici aromatici;
  • acquistare frutta e verdura coltivate senza uso di pesticidi, erbicidi e fertilizzanti, lavando bene i prodotti prima di ingerirli, se non biologici, ed eliminando la buccia della frutta se non è biologica;
  • utilizzare prodotti naturali per la pulizia (aceto, limone, ecc.) ed evitare l’utilizzo di fragranze, profumi e candele profumate, si ridurrà così l’esposizione a ftalati;
  • per i prodotti cosmetici evitare quelli contenenti parabeni, preferendo prodotti con conservanti naturali; i parabeni sono utilizzati anche come conservanti alimentari che si possono evitare consumando cibi freschi e/o surgelati;
  • negli acquisti di prodotti elettronici, verificare che non contengano ritardanti di fiamma come i PBDE.

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