Autore: Prof. Alberto Ritieni

Capacità diuretiche e detossificanti

Le foglie di Betulla, utilizzate in Fitoterapia, hanno dimostrato chiare proprietà diuretiche e depurative collegate alla presenza di flavonoidi.
La Betulla è anche ricca di resine e olii essenziali.
Le foglie ben si prestano alla preparazione di infusi da bere (un paio di volte al giorno e lontano dai pasti); gli oli essenziali sono ideali nel favorire la diuresi e quindi, indirettamente, nella riduzione della Cellulite. Agendo sul sistema linfatico e favorendo la diuresi, la sua assunzione libera più facilmente dalle tossine e dall’eccesso di scorie che si sono accumulate nell’organismo, senza però comportare una perdita eccessiva di sali minerali.
L’azione diuretica permette inoltre di ridurre i livelli di acidi urici rendendo minore l’incidenza della gotta. Anche se attualmente questa patologia non rappresenta più un grave problema, nel periodo medioevale era considerata la patologia di elezione dei ricchi poiché è causata principalmente da un elevato consumo di carni e selvaggina.
La Betulla fornisce anche dei triterpeni come il lupeolo, che si trova ad esempio anche nell’acacia e nei semi di lupino e il betulinolo, che ha una discreta attività nell’abbassamento del Colesterolo e colertica, ossia di aumento di produzione della bile.

L’olio essenziale

Le gemme di Betulla possono essere distillate in corrente di vapore, permettendo di ottenere un olio essenziale con un forte profumo simile al tabacco e al cuoio. Oltre ad un uso puramente ambientale, l’olio essenziale di Betulla può essere di aiuto nel trattamento della adiposità perché aiuta e favorisce l’eliminazione dei noduli connettivali che caratterizzano la formazione della cellulite.

La linfa

Estratta dalla Betulla, la linfa contiene due importanti sostanze, aglicone e glicone, definite eterosidi e chimicamente noti come glicosidi. La parte zuccherina dei glicosidi è detta glicone mentre quella attiva, che in alcuni casi può essere considerata un vero e proprio profarmaco, è definita invece come aglicone.
Nel caso della Betulla si considerano interessanti i glucosidi salicilici, fonti naturali di salicilicato di metile, sostanza con riconosciute azioni antiinfiammatorie, antipiretiche nonché antireumatiche. La linfa di solito è raccolta a marzo a partire da Betulle adulte facendo dei fori a circa un metro da terra, profondi 2-5 centimetri per raccogliere 3-4 litri di linfa in circa quattro giorni.

Infusi e decotti

Un semplice infuso di foglie di Betulla richiede un litro d’acqua bollente e 10-50 grammi di foglie ben tagliate e, una volta raffreddata l’acqua, la si neutralizza con un grammo di bicarbonato di sodio. Trascorsa mezz’ora di attesa l’infuso è pronto e se ne possono bere due o tre tazze al giorno. Nel caso di preparazione di un decotto occorre mettere 150 grammi di gemme in 750 ml di acqua che andrà poi bollita fino a diventare 500 ml, anche in questo caso se ne possono consumare due o tre bicchieri quotidianamente.

Alcune controindicazioni

Spesso purtroppo i prodotti di origine vegetale possono avere interazioni con protocolli farmacologici e terapeutici. I casi più frequenti si verificano quando la sostanza naturale potenzia gli effetti farmacologici in maniera negativa e causando quindi effetti indesiderati. Come detto precedentemente la Betulla ha una forte valenza come diuretico e questo rende necessario valutare il rischio di potenziare involontariamente gli effetti dei diuretici di sintesi. È importante sapere che i fitocomplessi derivati dalla Betulla possono interagire con numerose famiglie di farmaci come: barbiturici, ipotensivi, anticoagulanti e antipiastrinici per la riduzione del rischio di trombi, o anche con i farmaci gastrolesivi come i FANS, alcuni chemioterapici e antidolorifici.
Nel caso di assunzione di prodotti a base di Betulla, una delle controindicazioni da valutare attentamente l’Allergia all’aspirina poiché gli estratti della pianta potrebbero causare prurito, nausea ma anche vomito. Occorre anche ricordare che è meglio non assumere prodotti a base di Betulla se sono diagnosticate forme di insufficienza renale o cardiaca. Inoltre, sono riportati dei casi in cui le foglie di Betulla possono dare una dermatite da contatto.
Da evitare anche durante la gravidanza e nella fase di allattamento, poiché si possono innescare processi di allergizzazione già nei più piccoli attraverso il latte materno; da evitare dunque anche nei bambini.


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