Autore: Prof. Alberto Ritieni

Con la sua chioma leggera e il caratteristico colore bianco del tronco, la Betulla è una pianta con importanti proprietà depurative, disintossicanti e antinfiammatorie 

Pianta di origine europea dalla chioma leggera e dai rami cadenti, caratterizzata da un insolito legno bianco che la fa risaltare tra gli altri alberi, la Betulla trova il suo ambiente di crescita ideale nelle zone più fredde. In Italia è facile imbattersi in boschi di Betulle specialmente in Piemonte e Lombardia ma possiamo trovarne anche sugli Appennini centrali abruzzesi e campani, fino in Sicilia.

La varietà principale

La specie più comune che cresce bene su terreni acidi è la “Betula pendula”, detta anche “verrucosa”. Si tratta di una pianta arborea perenne, appartenente alla famiglia delle Betulaceae formata da altre 40 diverse varietà.
La “Betula pendula” è un albero che può raggiungere anche i 30 metri ed è caratterizzata da un tronco leggero e sottile di colore bianco sporco per la presenza della betulina; ha inoltre una chioma leggera, rami cadenti e una corteccia sottile. Sicuramente è la più interessante fra le diverse varietà per gli scopi preparativi, per le molecole che contiene e per le possibili applicazioni.

Un po’ di storia

Storicamente, in particolare a partire dal Medioevo, la Betulla ha avuto un ruolo importante nella Medicina tradizionale poiché era considerata un valido rimedio in caso di alcune forme di Cistite e per le sue capacità diuretiche e depurative.
In passato si utilizzavano in particolare l’acqua e la linfa di Betulla perché si riteneva fossero capaci di sgretolare i Calcoli urinari e di alleviare i disturbi della vescica. Il diffuso e positivo impiego nei disturbi dell’apparato urinario di tisane preparate con foglie e germogli, oltre che con la corteccia, con specifiche peculiarità curative e purificatrici, fecero acquisire alla Betulla il titolo di “pianta renale d’Europa”.

Foglie, germogli e oli essenziali

Della Betulla si possono utilizzare, per le varie preparazioni terapeutiche, le foglie, i germogli, le gemme, la linfa, gli oli essenziali e anche il catrame vegetale, il liquido molto viscoso e scuro con un odore forte e pungente ottenuto distillandone a secco il legno.
Per quanto riguarda la corteccia e il catrame vegetale essi sono utili in particolare nella cura dei disturbi cutanei. L’olio essenziale risulta utile a livello topico come pomata per i massaggi sportivi.

Sali minerali e amminoacidi

La Betulla è una pianta ricca di sali minerali, in particolare contiene magnesio, calcio e potassio; fornisce inoltre alcuni amminoacidi come asparagina, valina e citrullina oltre a composti come l’acido malico. Quest’ultimo, che è ammesso anche come additivo alimentare siglato come E296, acidificando il cavo orale può stimolare la salivazione naturale e può rivelarsi un sollievo per chi soffre di secchezza delle fauci.

Gli altri composti

La Betulla risulta essere anche ricca di una serie di composti come:

  • •tannini;
  • flavonoidi, in particolare la quercitina e l’iperoside;
  • glicosidi monoterpenici;
  • saponine triterpenici;
  • vitamina C;
  • acido caffeico e molecole simili come l’acido clorogenico;
  • proantocianidine;
  • acido betuloretico,
  • oli essenziali contenenti fra l’altro il salicilato di metile.

Le attività biologiche

La Medicina tradizionale ha sempre ritenuto che questa pianta, attraverso l’assunzione di infusi ed estratti, la linfa e anche le tinture, favorisca l’attività diuretica e detossificante sia livello renale che epatico. Sebbene al momento i dati scientifici non siano tali da permettere di associare il consumo di prodotti a base di Betulla a sicuri vantaggi terapeutici, gli studi condotti in maniera scientifica hanno indicato nel contenuto elevato di flavonoidi, e specialmente della quercetina, il reale valore salutistico della Betulla.
La quercitina, contenuta nelle foglie di Betulla, è un flavonolo ed è comunemente presente anche nell’Ippocastano, nel Biancospino, nel Ginkgo biloba e nella Calendula. È stato dimostrato che la quercitina ha un’importante azione antiossidante che deriva dalla sua capacità di “ricaricare” la vitamina E; inoltre è in grado di potenziare i nostri enzimi antiossidanti e inibisce l’eccessiva produzione di molecole infiammatorie.
La Betulla contiene anche la betulina, che una volta sciolta in acqua (idrolizzata) libera delle molecole saliciliche con azioni antinfiammatorie, e la betulalbina ovvero un antibiotico naturale nonché diuretico in grado di disgregare i Calcoli renali. Le prove condotte su Pazienti che hanno assunto estratti di Betulla nei casi di Infezione delle vie urinarie confermano che, nel gruppo trattato con la Betulla, l’Infezione si riduce sino al 39% ovvero oltre il doppio rispetto al gruppo di controllo non trattato con questa pianta.


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